[Angolo Tattico]

Chino22

Titolare
Si sa che Inzaghi gioca così, probabilmente lui era convinto di poterlo fare con questa rosa

Anche perché alla Lazio ha giocato in Champions un anno solo, ed è stato abituato a non avere la panchina. Mi ricordo una partita di Champions in cui fu costretto a far entrare Akpa Akpro al posto di Milikovic Savic... non stupiamoci che qui non abbia idea di come fare i cambi :ghigno

Aggiungiamoci pure che in generale l'idea di un calcio intenso in Italia è nuova. Adesso pure Ballardini alla Cremonese prova a fare pressing, fino a qualche anno fa le squadre più deboli giocavano tutte a ritmi compassati. Io credo che si sia sottovalutato anche la crescita di dispendio di energie in Serie A, ora pure contro le piccole serve qualcosa in più. Il cambio di rotta sui rinnovi dei vecchi esternato da Marotta potrebbe indicare una presa di consapevolezza di questi errori, si spera


A me non convince il solito sottotesto dell'analisi di Bergomi: mandate due dribblatori in isolamento e tenete gli altri sotto la linea del pallone. Già visto per anni principalmente con Spalletti, oramai non ottieni più nulla così e certe prestazioni della Juve di Allegri sono emblematiche

Non sono neanche d'accordo sull'assimilare il calcio che faceva Conte a quella corrente "massima resa con minima spesa"... Il gioco di Conte era molto complicato da mettere in pratica e richiedeva tanta gamba e concentrazione. Non a caso la sua versione più compiuta si è avuta in quei mesi in cui l'Inter giocava solo in una competizione. E anche lì, quanta fatica a segnare in trasferta contro le piccole... Io ricordo lo 0-0 a Udine... Le vittoria a Torino, Parma e Bologna di misura, dove sembrava che i gol fossero arrivati per un dono del cielo...
Però anche lì, con Conte avevi Perisic, Hakimi e quel Lukaku che atleticamente erano superiori e non di poco a Dimarco, Darmian e Dzeko o il Lukaku di ora e soprattutto ti permettevano in determinate circostanze di metterti dietro e ripartire e di non andare sempre a 100 all'ora, oggi puoi farlo però non riparti con la stessa facilità. Alla fine Inzaghi non lo vedo un allenatore così integralista sui principi di gioco e credo sia venuto qui con l'intenzione di sfruttare il precedente lavoro di Conte complice lo stesso modulo poi le cessioni hanno portato a quest'evoluzione naturale.
E per me siamo rimasti un po' nel mezzo, per fare un certo tipo di gioco ci mancano determinate caratteristiche
 

carlo314

Fuoriclasse
  Moderatore
  Supporter
Il discorso di Bergomi l'ho ascoltato e devo dire che mi trovo abbastanza d'accordo, sosteneva che non avendo giocatori che saltano l'uomo o comunque capaci di scardinare con una giocata estemporanea la difesa avversaria, per creare pericoli dobbiamo arrivarci sempre tramite il gioco e portare tanti uomini oltre la linea del pallone. Gli esempi che hai citato hanno una rosa costruita per quel modo di giocare: età media più bassa, giocatori con capacità atletiche maggiori, difensori veloci che possono difendere anche in campo aperto... noi no più che altro perché credo che ci siamo ritrovati a fare questo tipo di gioco strada facendo ma non credo fosse l'idea iniziale di Inzaghi o della società che probabilmente volevano proseguire sulla falsa riga del modo di giocare di Conte, poi perdendo Hakimi e Lukaku e quest'anno anche Perisic è stata un'evoluzione naturale
Diciamo che questa é una parte del problema a Bologna il goal l'abbiamo beccato in contropiede ma diverse occasioni le abbiamo concesse anche con la difesa schierata. Senza scordare gli orrori di inizio stagione ci sono stati parecchi altri esempi (Monza) di partite dove il difensore non salta, il centrocampista non chiude...
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Diciamo che questa é una parte del problema a Bologna il goal l'abbiamo beccato in contropiede ma diverse occasioni le abbiamo concesse anche con la difesa schierata. Senza scordare gli orrori di inizio stagione ci sono stati parecchi altri esempi (Monza) di partite dove il difensore non salta, il centrocampista non chiude...
A me sembra che, come fu per Conte, le altre squadre (le piccole) abbiano capito che in fondo alla fine il modo migliore di affrontarci e di lasciarci fare. C'e' il rischio di prendere gol, ma se sfanghi i primi 20 minuti poi finisce che mi mezzo incartiamo da soli e a quel punto basta essere pazienti e aspettare che ci facciamo prendere dall'ansia, inziamo ad allungarci in maniera esasperata e prima o poi hai almeno un paio di occasioni in campo aperto.
Con le big non succede perche' sono loro le prime a non accettare quel tipo di gioco passivo e noi, a difesa schierata, gol non lo prendiamo (vedasi Napoli, doppio derby e Atalanta).
 
Nel calcio la cosa fondamentale è l'occupazione degli spazi: se arrivi per primo e riesci ad occuparli, stai già mettendo la partita su un piano a te favorevole. Come fare ad arrivare primo ad occupare questi spazi o a crearteli da solo dipende dalle caratteristiche degli uomini a disposizione. L'Inter di Conte poteva starsene raccolta e corta perché poi aveva uomini veloci - gli esterni e Lukaku, più Barella - che erano bravi non solo se serviti sulla corsa ma anche a lanciarsi da soli se serviti sui piedi. Poi aveva anche gente come Eriksen e Brozovic che erano bravi a lanciare nei tempi e nei modi giusti. Mone si è trovato senza Lukaku, senza Hakimi e senza Eriksen, ha dovuto inventarsi un modo per crearsi gli spazi palleggiando ma poiché mancava la velocità nella circolazione della palla ed anche parecchia componente fisica, la soluzione era quella di pressare alto e cercare di recuperare la palla il più vicino possibile all'area avversaria, in modo da avere meno campo da coprire e poter essere subito pericolosi. Un gioco indubbiamente efficace ma anche indubbiamente oneroso dal punto di vista fisico e mentale, basta una leggera sbavatura nelle marcature preventive ed offri all'avversario una prateria verso la tua porta (vedi Bologna), per cui non è qualcosa di applicabile a tutte le partite, bisogna che la squadra sia al top fisico e mentale. Quando non lo è, la soluzione è abbassarsi e cercare di uscire dal pressing avversario con il palleggio, il problema è che spesso la palla non gira abbastanza velocemente ed i nostri uomini un po' veloci come gli esterni non trovano mai il corridoio libero per sviluppare la propria potenza e poiché nessuno di loro ha il dribbling nelle sue corde, la palla torna inesorabilmente indietro. Purtroppo non abbiamo avuto per praticamente tutta la stagione un attaccante al quale appoggiarsi per far salire la squadra, Dzeko è grande e grosso ma questo lavoro non lo sa fare, Lautaro ci prova ma non è abbastanza grosso e soprattutto, poveretto, si è fatto la fama di cascatore e non gli fischiamo mai una punizione a favore neppure di fronte a falli evidentissimi. Come conseguenza abbiamo la situazione descritta da Bergomi.
 
Nel calcio la cosa fondamentale è l'occupazione degli spazi: se arrivi per primo e riesci ad occuparli, stai già mettendo la partita su un piano a te favorevole. Come fare ad arrivare primo ad occupare questi spazi o a crearteli da solo dipende dalle caratteristiche degli uomini a disposizione. L'Inter di Conte poteva starsene raccolta e corta perché poi aveva uomini veloci - gli esterni e Lukaku, più Barella - che erano bravi non solo se serviti sulla corsa ma anche a lanciarsi da soli se serviti sui piedi. Poi aveva anche gente come Eriksen e Brozovic che erano bravi a lanciare nei tempi e nei modi giusti. Mone si è trovato senza Lukaku, senza Hakimi e senza Eriksen, ha dovuto inventarsi un modo per crearsi gli spazi palleggiando ma poiché mancava la velocità nella circolazione della palla ed anche parecchia componente fisica, la soluzione era quella di pressare alto e cercare di recuperare la palla il più vicino possibile all'area avversaria, in modo da avere meno campo da coprire e poter essere subito pericolosi. Un gioco indubbiamente efficace ma anche indubbiamente oneroso dal punto di vista fisico e mentale, basta una leggera sbavatura nelle marcature preventive ed offri all'avversario una prateria verso la tua porta (vedi Bologna), per cui non è qualcosa di applicabile a tutte le partite, bisogna che la squadra sia al top fisico e mentale. Quando non lo è, la soluzione è abbassarsi e cercare di uscire dal pressing avversario con il palleggio, il problema è che spesso la palla non gira abbastanza velocemente ed i nostri uomini un po' veloci come gli esterni non trovano mai il corridoio libero per sviluppare la propria potenza e poiché nessuno di loro ha il dribbling nelle sue corde, la palla torna inesorabilmente indietro. Purtroppo non abbiamo avuto per praticamente tutta la stagione un attaccante al quale appoggiarsi per far salire la squadra, Dzeko è grande e grosso ma questo lavoro non lo sa fare, Lautaro ci prova ma non è abbastanza grosso e soprattutto, poveretto, si è fatto la fama di cascatore e non gli fischiamo mai una punizione a favore neppure di fronte a falli evidentissimi. Come conseguenza abbiamo la situazione descritta da Bergomi.
Condivido ogni singola parola.
 
Vorrei soffermarmi su un aspetto tattico che non mi piace per nulla.
Tutte le volte che subiamo una ripartenza, non abbiamo quasi mai il centrale di centrocampo posizionato in copertura.
C'è spesso una delle due mezzali, arretrata, ma posizionata un quel po' più laterale, che la pone in costante ritardo sulla copertura.
Questo perché spesso il centrale di centrocampo sale in pressione sul regista avversario (questo è proprio ciò che non mi piace). Vedo che lo fanno sia Calha che Brozovic, quindi credo che sia una richiesta del mister. Lo fanno anche altre squadre, non solo noi.
Anche quando abbiamo preso brutte ripartenze mentre eravamo in uscita, il centrale era spesso troppo alto nel tentativo di accompagnare l'azione.
Calha qualche volta lo si è trovato a chiudere o coprire la ripartenza, mentre Brozovic quest'anno non c'è mai stato.
Il centrale di centrocampo lo vorrei più bloccato davanti alla difesa.
 
Vorrei soffermarmi su un aspetto tattico che non mi piace per nulla.
Tutte le volte che subiamo una ripartenza, non abbiamo quasi mai il centrale di centrocampo posizionato in copertura.
C'è spesso una delle due mezzali, arretrata, ma posizionata un quel po' più laterale, che la pone in costante ritardo sulla copertura.
Questo perché spesso il centrale di centrocampo sale in pressione sul regista avversario (questo è proprio ciò che non mi piace). Vedo che lo fanno sia Calha che Brozovic, quindi credo che sia una richiesta del mister. Lo fanno anche altre squadre, non solo noi.
Anche quando abbiamo preso brutte ripartenze mentre eravamo in uscita, il centrale era spesso troppo alto nel tentativo di accompagnare l'azione.
Calha qualche volta lo si è trovato a chiudere o coprire la ripartenza, mentre Brozovic quest'anno non c'è mai stato.
Il centrale di centrocampo lo vorrei più bloccato davanti alla difesa.
Con Conte lo faceva bene Brozovic, perchè avevi Eriksen che sapeva impostare. Ora hai solo Brozovic che ad impostare perde sempre due tempi di gioco. La mancanza di Chala si sente purtroppo. Stesso discorso per Bastoni, che aveva a pararli il culo uno come Perisich.
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Vorrei soffermarmi su un aspetto tattico che non mi piace per nulla.
Tutte le volte che subiamo una ripartenza, non abbiamo quasi mai il centrale di centrocampo posizionato in copertura.
C'è spesso una delle due mezzali, arretrata, ma posizionata un quel po' più laterale, che la pone in costante ritardo sulla copertura.
Questo perché spesso il centrale di centrocampo sale in pressione sul regista avversario (questo è proprio ciò che non mi piace). Vedo che lo fanno sia Calha che Brozovic, quindi credo che sia una richiesta del mister. Lo fanno anche altre squadre, non solo noi.
Anche quando abbiamo preso brutte ripartenze mentre eravamo in uscita, il centrale era spesso troppo alto nel tentativo di accompagnare l'azione.
Calha qualche volta lo si è trovato a chiudere o coprire la ripartenza, mentre Brozovic quest'anno non c'è mai stato.
Il centrale di centrocampo lo vorrei più bloccato davanti alla difesa.
Penso sia una conseguenza del fatto che la salita con inzaghi e' *molto* piu' lenta. Con Conte giocavamo in iperverticale sul triangolo Lukaku-Hakimi-Barella. Spesso e volentieri la palla si fermava a cc, ma almeno non prendevi contropiedi ovviamente, ma a volta manco tiravi in porta.

Con Inzaghi riusciamo a salire, ma poi l'azione si arena e devi prenderti rischi maggiori portando avanti uomini e quando perdi palla ci sono le praterie.
 
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