Avevo accennato alla mia passione nerazzurra in un thread in amarcord, ma è sempre bene ricordare i motivi per cui amo questi colori che sono e saranno finchè vivo la mia seconda pelle.
Anno 1997, ero in quarta elementare circondato da milanisti e juventini, tra una figurina e l'altra un giorno mi capitò sotto mano quella di Weah. Da quel giorno per qualche mese (mi duole dirlo ma è stato un errore di gioventù) non feci altro che seguire le partite del Milan per godermi quel campione, era il mio idolo. E lo fù fino al giorno in cui mio padre una domenica mattina mi svegliò prestissimo, vi lascio immaginare la mia reazione, per farmi sedere accanto a lui sul divano. Tv sintonizzata su Telemontecarlo e replica di un posticipo della Liga della sera prima, in cui giocava il Barcellona. Quella mattina mio padre mi disse: "guarda bene l'attaccante del Barcellona e poi a fine partita dimmi se Weah è ancora il tuo idolo"
Era la partita del famoso goal del Fenomeno che parte da centrocampo e si porta a spasso la difesa avversaria.. Inutile dire che mi si aprì un mondo nuovo, e col passare dei mesi e il successivo acquisto da parte di Moratti di quel FENOMENO per la cifra di 48 miliardi di lire, finalmente mi decisi a diventare interista, per la gioia di mio padre che seguiva l'Inter da quando era un bambino (era un classe 44 mio padre, e aveva vissuto in prima persona la Grande Inter in trasferta in coppa dei Campioni. Quella, anche a distanza di 21 anni, è una delle scelte più belle che ho fatto in vita mia.
Nonostante fui innamorato calcisticamente di Ronaldo, tanto da supplicare mia madre di comprarmi all'epoca il portafoglio con le sue immagini, il mio giocatore preferito in assoluto (assieme al Cuchu ma mezzo gradino sopra all'argentino) è e restera per sempre Youri Djorkaeff. Il franco-armeno che illuminava, segnava e mandava in rete proprio il Fenomeno in quegli anni descritti prima. Un talento che ebbe la fortuna e la sfortuna di giocare nella stessa epoca di Zidane, l'unico francese a mio modo di vedere che gli fu superiore in tutti i trionfi transalpini a cavallo tra vecchio e nuovo millennio. Ero letteralmente pazzo di DJ, e il giorno della rovesciata alla Roma non riuscii a trattenere le lacrime dalla gioia che mi provocò quel goal. Ogni volta che vedo il film Fuga per la vittoria e Max Von Sidow si alza in piedi ad applaudire la rovesciata di Pelè, me lo immagino fare la stessa cosa anche per Youri, perchè questo meritava quel giocatore, standing ovation. Un campione che è rimasto poco con noi, ma che in quei pochi anni si è fatto amare come pochi, tanto da essere ancora oggi osannato ogni volta che ritorna a San Siro.
La partita che ricordo di più, non è una delle più importanti, nè una delle più belle della storia dell'Inter, ma è la prima che ho visto dal vivo. Il destino volle poi che fu proprio qui a Trieste dove vivo, per la squalifica di San Siro, e fu proprio il giorno del ritorno in campo di Ronaldo dall'ennesimo infortunio. Inter-Brasov di coppa Uefa. 3-0 e partita in cassaforte ed io, come tutta la curva Furlan dello stadio Rocco ad ammirare il brasiliano scaldarsi a bordo campo mentre si prepara ad entrare. Ricordo il boato al momento della sostituzione con Adriano (altro animale), e dopo pochi minuti una grande occasione per segnare proprio sotto a noi ma andata male. A fine partita nell'autobus strapieno per il rientro in città si parlava solo di lui, il giorno dopo a scuola mi vantai di averlo visto dal vivo, di aver visto un qualcosa di magico.
Non solo lui, ma la nostra Inter
Tra poco più di un mese saranno 20 anni esatti che mio padre ci ha lasciati, ma ancora oggi gli sono grato per avermi messo sulla retta via, per avermi fatto conoscere questa squadra e per essere diverso dai tifosi di altre società che si, hanno vinto più di noi, ma in quanto a storia, stile e passione possono solo guardarci col cannochiale per quanto siamo anni luce distanti da loro. Grazie papà per questo regalo che mi hai fatto, e che mi porterò sempre nel cuore.
Vi voglio bene fratelli e sorelle nerazzurri, le vostre storie mi hanno fatto emozionare e ci vorrebbe uno stock intero di magliette per tutti voi, la nostra passione per questi colori è la cosa più bella che c'è, e ritrovarla in tutte queste storie è qualcosa di speciale.
FORZA INTER SEMPRE
Anno 1997, ero in quarta elementare circondato da milanisti e juventini, tra una figurina e l'altra un giorno mi capitò sotto mano quella di Weah. Da quel giorno per qualche mese (mi duole dirlo ma è stato un errore di gioventù) non feci altro che seguire le partite del Milan per godermi quel campione, era il mio idolo. E lo fù fino al giorno in cui mio padre una domenica mattina mi svegliò prestissimo, vi lascio immaginare la mia reazione, per farmi sedere accanto a lui sul divano. Tv sintonizzata su Telemontecarlo e replica di un posticipo della Liga della sera prima, in cui giocava il Barcellona. Quella mattina mio padre mi disse: "guarda bene l'attaccante del Barcellona e poi a fine partita dimmi se Weah è ancora il tuo idolo"
Era la partita del famoso goal del Fenomeno che parte da centrocampo e si porta a spasso la difesa avversaria.. Inutile dire che mi si aprì un mondo nuovo, e col passare dei mesi e il successivo acquisto da parte di Moratti di quel FENOMENO per la cifra di 48 miliardi di lire, finalmente mi decisi a diventare interista, per la gioia di mio padre che seguiva l'Inter da quando era un bambino (era un classe 44 mio padre, e aveva vissuto in prima persona la Grande Inter in trasferta in coppa dei Campioni. Quella, anche a distanza di 21 anni, è una delle scelte più belle che ho fatto in vita mia.
Nonostante fui innamorato calcisticamente di Ronaldo, tanto da supplicare mia madre di comprarmi all'epoca il portafoglio con le sue immagini, il mio giocatore preferito in assoluto (assieme al Cuchu ma mezzo gradino sopra all'argentino) è e restera per sempre Youri Djorkaeff. Il franco-armeno che illuminava, segnava e mandava in rete proprio il Fenomeno in quegli anni descritti prima. Un talento che ebbe la fortuna e la sfortuna di giocare nella stessa epoca di Zidane, l'unico francese a mio modo di vedere che gli fu superiore in tutti i trionfi transalpini a cavallo tra vecchio e nuovo millennio. Ero letteralmente pazzo di DJ, e il giorno della rovesciata alla Roma non riuscii a trattenere le lacrime dalla gioia che mi provocò quel goal. Ogni volta che vedo il film Fuga per la vittoria e Max Von Sidow si alza in piedi ad applaudire la rovesciata di Pelè, me lo immagino fare la stessa cosa anche per Youri, perchè questo meritava quel giocatore, standing ovation. Un campione che è rimasto poco con noi, ma che in quei pochi anni si è fatto amare come pochi, tanto da essere ancora oggi osannato ogni volta che ritorna a San Siro.
La partita che ricordo di più, non è una delle più importanti, nè una delle più belle della storia dell'Inter, ma è la prima che ho visto dal vivo. Il destino volle poi che fu proprio qui a Trieste dove vivo, per la squalifica di San Siro, e fu proprio il giorno del ritorno in campo di Ronaldo dall'ennesimo infortunio. Inter-Brasov di coppa Uefa. 3-0 e partita in cassaforte ed io, come tutta la curva Furlan dello stadio Rocco ad ammirare il brasiliano scaldarsi a bordo campo mentre si prepara ad entrare. Ricordo il boato al momento della sostituzione con Adriano (altro animale), e dopo pochi minuti una grande occasione per segnare proprio sotto a noi ma andata male. A fine partita nell'autobus strapieno per il rientro in città si parlava solo di lui, il giorno dopo a scuola mi vantai di averlo visto dal vivo, di aver visto un qualcosa di magico.
Non solo lui, ma la nostra Inter
Tra poco più di un mese saranno 20 anni esatti che mio padre ci ha lasciati, ma ancora oggi gli sono grato per avermi messo sulla retta via, per avermi fatto conoscere questa squadra e per essere diverso dai tifosi di altre società che si, hanno vinto più di noi, ma in quanto a storia, stile e passione possono solo guardarci col cannochiale per quanto siamo anni luce distanti da loro. Grazie papà per questo regalo che mi hai fatto, e che mi porterò sempre nel cuore.
Vi voglio bene fratelli e sorelle nerazzurri, le vostre storie mi hanno fatto emozionare e ci vorrebbe uno stock intero di magliette per tutti voi, la nostra passione per questi colori è la cosa più bella che c'è, e ritrovarla in tutte queste storie è qualcosa di speciale.
FORZA INTER SEMPRE
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