Raccontaci la tua passione per l'Inter e vinci la maglia neroazzurra!

denniBrozo

Fuoriclasse
  Bannato
Era il 2 Maggio 1971 e a casa dei mie genitori c'erano amici di famiglia con i rispettivi figli, era la 28^ di campionato e si giocava Inter-Foggia. Il padre dei miei amichetti, interista sfegatato, aveva l'orecchio incollato alla radiolina e ascoltava le partite mentre noi bambini di 7 anni si giocava quando, all'improvviso, sentimmo un urlo: era il 7' e Roberto Boninsegna aveva appena messo dentro il pallone dando il là a una goleada che sarebbe terminata sul 5-0. Quel giorno vidi Alfredo, il padre dei miei amici, piangere e vidi le lacrime che solcavano il suo viso, questo mi toccò profondamente. L'inter si era aggiudicato lo scudetto con una rincorsa memorabile e si era aggiudicato anche un nuovo tifoso: me!

Il mio giocatore preferito rimane Lothar Matthaus di cui ho ancora impresse nella mente le progressioni di 40-50 metri palla al piede e i bolidi che il più delle volte finivano nella porta avversaria, grande atleta e grande centrocampista.

La partita che ricordo ancora oggi e che ho nel cuore è la finale di Coppa Uefa Inter-Lazio del 6 maggio 1998, vinta dai neroazzurri per 3-0 e Francesco Moriero che al terzo gol di Ronaldo va a lustrargli le scarpe...momenti memorabili!
FORZA INTER
mio padre andava matto per mattheus..continuava a parlarne tanto che poi ricordo che tifava anche un pochino il bayern..tipo noi con mou adesso
 
S

scan73

Guest
Alquanto strana ogni mia vicenda, ma nel corso degli anni ha avuto tutto un nesso o per meglio dire un senso.
1. Da quel che ricordo sono cresciuto con i colori nerazzurri, in quanto mi nutrivo da un biberon ragalatomi da non so chi (mai saputo, forse da qualche parente). Questi colori a distanza di pochi anni mi portano ad imparare a nuotare eseguendo il salvataggio in mare del mio pallone nerazzurro, (di proposito lanciato da mio zio tra onde altissime con l'unico scopo di farmi superare la soglia di paura). C'è riuscito alla grandissima. Nel mentre della crescita ero sempre più affascinato dai rettili ed in particolar modo dai serpenti, proprio dei quali ero in continua ricerca nei momenti di tempo libero dalla scuola e dal calcio.
2. Di giocatori preferiti ne ho molti, ma per me spicca come primato, il grande Julioneeeee Cesar. Portiere come pochi, con forte attaccamento alla maglia ed all'Inter. Un ragno sul vero senso della parola, La motivazione della mia particolare devozione a lui è sicuramente racchiusa anche dal fatto che giocando a calcio, ricoprivo il suo stesso ruolo e so quindi quanto difficile sia stare tra i pali.
3. La partita che non potrò mai scordare è stata quella del 28 novembre 1990, impegnati nella difficilissima prova con il Partizan Di Begrado, in quell'anno venivamo dal un girone non tanto facile che alla fine ci ha portati comunque a vincere l'agognata Coppa Uefa. Mi trovavo a guardare la partita da solo nella mia cameretta con 39 di febbre ed un mal di gola allucinante, per il quale non riuscivo nemmeno a parlare. Al goal di Lothar Matthaeus nell'esultare gridai talmente forte che peggiorai la situazione, provocandomi una faringite acuta (guarita dopo 20 giorni).
 
forse l'ho già scritto, ma in ogni caso...avevo quasi 9 anni e in televisione trasmettevano il secondo tempo di Milan-Inter. Io ero in corridoio a giocare e mio nonno era nella sala delle TV a letto malato. Seguivo distrtattamente, da bambino, ma a ogni urlo del pubblico mi alzavo da terra e chiedevo a nonno: " Chi ha segnato?" e lui immancabilmente per ben tre volte: " il Milan". Finì tre a zero per loro, era il novembre del '64, Lodetti ne fece due, ma poi vincemmo il campionato. Perché soffrivo se segnava il Milan? Non lo so, ma quel giorno ho cominciato ad amare l'Inter.
Mario Corso, senza dubbio. Genio e sregolatezza, calzettoni alle caviglie e sinistro mostruoso, l'ho amato e lo amo ( come Recoba del resto)
Inter-Milan 2-0, 70-71, l'anno di Invernizzi. Ero in quarta ginnasio e ascoltai il secondo tempo alla radio con un compagno di scuola milanista ( chissà che fine ha fatto, comunqua ciao Mario, ovunque tu sia), be' la voce di Ameri all'inizio della ripresa, " Internazionale- Milan 2-0, reti Corso e Mazzola, feci un salto sul divano e lo sfondai...bei ricordi, ciao fratelli!
 
La "colpa" del mio Interismo è mio padre, ma adesso credo di averlo battuto in quanto a malattia mentale. Quando mi sono resa conto di essere davvero interista? Con la cavalcata di Nicola Berti contro il Bayer, avevo cinque anni ma quell'azione mi è rimasta impressa per sempre. Poi è scoppiato l'amore per Zanetti, sarò banale ma non può che essere lui il mio giocatore preferito,è arrivato all'inter che avevo 10 anni e li è rimasto! ricordo che dopo la finale di coppa Uefa vinta contro la Lazio annunciai ai miei genitori di voler sposare Zanetti avevo 13 anni e ci credevo davvero :) Tutti qui a Genova mi dicevano " Tifi Inter solo perchè avete Ronaldo". Io tifo Inter PUNTO Ronaldo rimane Ronaldo ma non ho certo cambiato squadra quando andò via. I giocatori passano (Tranne Zanetti), l'Inter resta. La partità che ricordo e che mi ha letteralmente shoccata è stata quella famosa Juventus Inter di Ronaldo Juliano ero abbastanza grande da capire che c'era qualcosa di strano ma anche abbastanza piccola da soffrirne troppo, mio padre che cercava di sdrammatizzare per farmi distrarre ma vedevo che era incazzato a bestia. Per contro l'altra partita indelebile è la finale di champions ero in piazza a Milano con mio padre e questa volta non era incazzato ma piangeva di gioia.
 
passione per l'Inter ereditata da mio padre che a sua volta l'aveva ereditata da mio nonno.. lui era "semplicemente" tifoso, lavorando in campagna non ha mai potuto permettersi di andare anche solo una volta a Milano.. già con mio padre fu diverso, era una passione più accesa e grazie anche alle diverse disponibilità economiche quando ebbi l'età giusta 1-2 volte all'anno a Milano mi ci portava, ricordo ancora la mia prima partita: Inter Parma 3-1 della stagione 96/97.. primo gol in serie A di Hernan Crespo per il Parma con la doppietta di Bum Bum Zamorano e il gol del capitano a ribaltare il risultato..

poi arriviamo a me, decisamente il più fuori di testa dei 3, che ha tutte le maglie a partire dalla stagione 1999/2000 (maglia proprio di Zamorano con l'1+8), che nonostante i 400km di distanza almeno 4-5 volte all'anno va a San Siro e che (purtroppo) se l'Inter perde o pareggia rimane inca**ato un giorno intero..

da piccolo fu difficile, alla fine degli anni 90 era sempre un Milan o Juve, Juve o Milan, poi addirittura vedo alzare lo scudetto alla Lazio e alla Roma e non vi dico le prese in giro dopo il 5 maggio 2002.. anche se ho sempre trovato assurdi i bambini che un anno tifavano Milan (quando casualmente vinceva il Milan) e l'anno dopo li vedevo far educazione fisica con la maglia di Zidane (sempre casualmente diventavano juventini quando la Juve vinceva)..

però sono sempre orgoglioso della mia Inter, sia nel 1998 che nel 2002 si capiva che c'era qualcosa sotto, che alcune cose andavano contro la logica umana ma nulla di tutto ciò ha scalfito il mio amore per questi colori..

il giocatore preferito sicuramente Dejan "Il drago" Stankovic.. già il fatto di aver scelto l'Inter nonostante le avance della juventus me lo fece stare simpatico ai tempi del suo acquisto poi con le prestazioni mi ha totalmente conquistato.. forte fisicamente, correva dal 1° al 95° senza mollare 1cm, abile a mandare in porta i compagni e fenomenale nel scardinare la porta da 30 metri con tiri al fulmicotone..

la partita che ricordo è banale ma è senza dubbio Inter-Bayern 2-0 del 22/05/2010.. non so perché ma avevo la certezza che l'avremmo portata a casa, dopo aver battuto Chelsea e Barcellona non era possibile che il Bayern potesse toglierci questo sogno.. eravamo davanti alla tv io e mio padre, al primo gol di Milito esultanza sentita ma contenuta.. al miracolo di JC su Muller gran sospiro di sollievo e 5 anni persi a testa.. al secondo gol di Milito esplodiamo di gioia urlando a squarciagola con mia mamma che ci guarda come per dire "ma come siete messi?!".. al fischio finale lui prende la trombetta da stadio ed esce sul balcone a urlare, io come un cogl*one a piangere davanti alla TV a guardare tutti i giocatori che esultano e piangono..
 
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