Mobilità Green (auto, bici, monopattini e tutto quello che offre il mercato)

Guarda, al di là di presunte giravolte o "riposizionamenti" veri o appunto presunti sulla questione, il problema vero è ben più ampio e riguarda l'ostinata quanto ridicola idea che la questione "auto elettriche" sia una roba pensata "per l'ambiente" o puttanate similari.
Lo dico chiaro e tondo, qualcuno crede davvero che la Cina stia forzando la totale elettrificazione della flotta automobilistica e installando rinnovabili a rotta di collo (sette volte gli USA solo nel 2023) perché "vuole bene all'ambiente" e al pianeta?
La Cina sta facendo ciò perché ha capito benissimo che con un costo delle rinnovabili gia' più basso di quello dell'energia fossile e tendente a zero, il vantaggio di produrre "in casa" senza il 15/20% del costo di produzione totale (dovuto ai costi energetici) e regalato a sceicchi e petrolieri gli darà un vantaggio pressoché incolmabile rispetto a qualsiasi paese che produca qualsiasi cosa con le bollette dei combustibili fossili.
"E che c'entra l'auto elettrica?"
C'entra eccome, da più di un secolo l'industria automotive è il "motore" di qualsiasi industria nazionale, perché poi permette di cambiare tutto il resto a cascata. E tanto più sulla transizione energetica.
Poi possiamo tranquillamente combattere battaglie di retroguardia affidandoci a varie scusanti e autoassolvimenti, ma la realtà è che se non ci attrezziamo (e l'auto elettrica è solo un perfetto esemplificativo) la nostra industria tutta la manderemo al macero.
Non c'entra l'ambiente, qui si parla di sopravvivenza.
Ma guarda che non ho mai sostenuto il contrario, anzi sottoscrivo in pieno le tue affermazioni. Il fatto è che la Cina detiene - direttamente o indirettamente - quasi il monopolio della produzione delle batterie e dei microchip, quindi sarà sempre in una posizione di super-vantaggio rispetto a tutte le altre economie mondiali, anche senza contare quello derivante dal minor costo del lavoro e minori costi di produzione. Il fatto che il rispetto per l'ambiente non c'entri un tubo lo dimostra il fatto che grandissima parte dell'energia elettrica necessaria per la produzione di auto e le relative ricariche è prdottta da fonti tutt'altro che rinnovabili, ad iniziare dal carbone.
Nel frattempo Luca De Meo, nella sua veste di CEO della Renault (ma non in quella di Presidente della ACEA) ha scritto una lettera aperta a costruttori, media e quant'altro ma soprattutto ai politici Europei in vista delle prossime elezioni, dove si fanno presente le criticità che si stanno incontrando e che si incontreranno per tentare di rispettare i termini della transizione ecologica, allo stesso tempo ricordando i miliardi di Euro che le Case hanno già investito in proposito. Sì perché la preventivata svolta a destra del prossimo Parlamento Europeo fa paventare un ripensamento completo dell'intera questione. Perché aldilà delle convinzioni politiche, il ragionamento è estremamente semplice quanto trasversale: senza massiccio intervento - legislativo ma soprattutto economico - da parte dei Governi, il mercato delle lettriche in Europa non decollerà MAI e quei pochi esemplari venduti saranno solo ed esclusivamente Cinesi, o quasi - neppure la Tesla potrà fronteggiare a lungo l'avanzata Asiatica.
 

Effesse

Stella
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Nel frattempo, tanto per riparlare di Mirafiori e Stellantis (ergo di Elkann e Tavares) è passato ovviamente sotto silenzio questo ottimo articolo del Post che ci mostra in primis che le troiate governative e di Stellantis stessa sulle "auto elettriche" responsabili del declino dell'automotive a Torino e in tutta Italia sono delle miserabili e spregevoli balle, riporto:

In realtà, secondo uno studio dell’università Ca’ Foscari di Venezia, già ora la maggior parte dei fornitori italiani produce componenti adatti alla produzione di auto elettriche: su 2.400 fornitori censiti in Italia, solo 93 producono componenti dedicati esclusivamente ai “vecchi” motori endotermici, cioè i motori a combustione interna.
Ma non e sufficiente,
Noi ci siamo arrivati prima perché utilizziamo ammortizzatori sociali da più tempo, ma qui intorno toccherà a tutti», dice Mimmo Ciano, lavoratore della Lear e sindacalista della FIM CISL. «Il problema non è la transizione energetica, perché anche nelle auto elettriche vanno messi i sedili: Stellantis a Torino non fa auto elettriche, ma nemmeno diesel. Qui non fa più auto, e basta».
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Nel frattempo, il nostro magico Urso, anziché infilare Tavares in una pressa idraulica e consegnare la pizza risultante a Elkann con su scritto "il prossimo sei tu", si lamenta che l'Alfa prodotta in Polonia si possa chiamare Milano (ora si chiamerà Junior, pure peggio)

Comunque l'articolo è interessantissimo e da leggere
5

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Ma non e sufficiente,

Nel frattempo, il nostro magico Urso, anziché infilare Tavares in una pressa idraulica e consegnare la pizza risultante a Elkann con su scritto "il prossimo sei tu", si lamenta che l'Alfa prodotta in Polonia si possa chiamare Milano (ora si chiamerà Junior, pure peggio)

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aggiungiamoci che tavares si è appena preso uno stipendio da 36 milioni di euro :ghigno
 
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