Loro sono feccia.
cazza.te! gli sfottò ci son sempre stati. basta con sto perbenismo e finto buonismo. W gli sfottò, w il calcio della gente, sono le uniche poche che ci rimangono.
Io sono di Empoli, ai tempi (nel Pleistocene) c'era un negozio in centro che si chiamava "La Casa dello Sport" gestito da una signora e suo fratello minore, appassionatissimo e molto competente, non solo di calcio. Di maglie ce n'erano un discreto numero, per l'epoca: ovviamente goBBa, Bbilan e Inter, ma anche appunto Atalanta (che non si chiamava ufficialmente così, ma a quei tempi tutti sapevano che la maglia della Dea aveva le strisce più strette rispetto a quella dell'Inter), Fiorentina, Nazionale, prima e seconda (a quei tempi amaranto) Empoli, Napoli (c'era stato un consistente flusso di immigrazione dalla Campania) ed altre, diciamo così, "non identificate". Dove abitavo io avevamo formato due squadre ed il problema era che difficilmente in negozio si trovavano 11 maglie uguali, normalmente ce n'erano 3-4 per tipo. Gli avversari riuscirono a procurarsi 11 maglie viola, noi ci dovemmo accontentare di un mix tra la seconda maglia del Bbilan (bianca con striscia diagonale rossonera) e quella del Cagliari o del Bologna (uguale ma ovviamente con il blu al posto del nero), che con un po' di fantasia potevano sembrare uguali. A me toccò quella del Bbilan (gli altri scelsero prima !) e poiché avevo il numero 11, qualcuno cominciò a chiamarmi "Pierino Prati", all'epoca cannoniere rossonero. Ovviamente la cosa non mi fece piacere, almeno mi fosse toccata quella rossoblu mi avrebbero chiamato Gigirrriva ... che ricordi !
soprattutto non si capisce il motivo che quello che fanno gli altri viene sempre giustificato, quello che facciamo noi mai
