Vino e dintorni

Sto pensando di fare il corso per sommelier, consigli?
un solo consiglio serio: fallo, ma fai anche "la tara" di quello che ti insegnano; spesso i docenti (soprattutto i più vecchi) sono aggrappati ad abitudini, tradizioni, dettami del passato che non solo vengono scardinati oggi, ma che di sicuro che non saranno più validi in futuro.
Fatti comunque una tua idea, "ascoltati" e cerca di capire cosa ti piace. Se davvero ti interessa comunque arriverai alla tua verità che sarà sempre diversa da quella di un altro, ma è veramente il percorso (e quello che ti bevi) che conta.
 
C'è poco da rinfrescare. Se l'uso di un prodotto nei giovani è in calo, è inevitabile che rimangano sempre più solo gli anziani ad appassionarsi.
Come per la caccia.

se la deriva fosse più healty allora perché gli stand dei superalcolici erano presi d'assalto?
Se si smettesse di bere lo capirei, ma mi pare che si stia solo deviando verso altro (che fra l'altro è molto meno salutare del vino non fosse altro per la gradazione).
Per me c'è ancora un grosso problema di comunicazione che parte da quell'elitarismo che il mondo del vino si porta ancora appresso.
 
se la deriva fosse più healty allora perché gli stand dei superalcolici erano presi d'assalto?
Se si smettesse di bere lo capirei, ma mi pare che si stia solo deviando verso altro (che fra l'altro è molto meno salutare del vino non fosse altro per la gradazione).
Per me c'è ancora un grosso problema di comunicazione che parte da quell'elitarismo che il mondo del vino si porta ancora appresso.
Non penso che i giovani abbiano abbandonato il vino per scelte più healthy.
E' solo che ogni cosa ha il suo ciclo. Per secoli il consumo del vino era legato all'osteria. Un modello di vita che i giovani rifiutano. Infatti sono sparite.
 
se la deriva fosse più healty allora perché gli stand dei superalcolici erano presi d'assalto?
Se si smettesse di bere lo capirei, ma mi pare che si stia solo deviando verso altro (che fra l'altro è molto meno salutare del vino non fosse altro per la gradazione).
Per me c'è ancora un grosso problema di comunicazione che parte da quell'elitarismo che il mondo del vino si porta ancora appresso.
Eh, causa numero 1 del motivo per cui i giovani stanno lontani dal vino secondo me. A me piace bere il vino, però non ne capisco un *****, frequento persone che hanno fatto il corso di sommelier di secondo livello e mi piace quando mi spiegano le cose in modo semplice. Quando però mi capita di fare qualche evento con loro mi viene sempre voglia di spaccare la faccia al 90% delle persone che incontro. Si comportano tutti come se fossero i detentori dei segreti della vita eterna, anche meno.
 
Eh, causa numero 1 del motivo per cui i giovani stanno lontani dal vino secondo me. A me piace bere il vino, però non ne capisco un *****, frequento persone che hanno fatto il corso di sommelier di secondo livello e mi piace quando mi spiegano le cose in modo semplice. Quando però mi capita di fare qualche evento con loro mi viene sempre voglia di spaccare la faccia al 90% delle persone che incontro. Si comportano tutti come se fossero i detentori dei segreti della vita eterna, anche meno.
eh questo è IL male. Certo le divise dell'AIS con le araldiche cucite sulla giacca non è che aiuta.
Probabilmente le Pop-star come Anselme Selosse (produttore con aria da clochard che fa vini da 200€) cercano di respingere quell'immagine vetusta del vino ma sono ancora una minoranza. Poi ovviamente Milano e la sua estremizzazione delle mode rendono tutto eternamente più difficile.
 
Non penso che i giovani abbiano abbandonato il vino per scelte più healthy.
E' solo che ogni cosa ha il suo ciclo. Per secoli il consumo del vino era legato all'osteria. Un modello di vita che i giovani rifiutano. Infatti sono sparite.
sono sparite ma ci sono più ristoranti e tutto è più curato dalla cucina agli arredi. E nei ristoranti il vino è rimasto, non è stato sostituito.
Non credo neanche alla storia dei giovani con pochi soldi perché le alternative al vino sono tutte più costose, semplicemente il vino non è cool fatta eccezione (e conferma la regola) dello champagne premium: quando un rapper beve Armand de Brignac allora è figo in discoteca prendere la stessa bottiglia.
 
Fa un pò di malinconia, ma è evidente che il consumo del vino rientra in quelle attività crepuscolari che un tempo erano al centro della vita.
Come la Ferrari, con i suoi 300km/h in strade con limite di 30, o al massimo 130 in autostrada. O certi piatti tipici pieni di grasso che sempre meno persone mangiano. Il problema è da noi vanno in ogni caso sostenute perché, incapaci di ottenerne altre in campi più attuali, rimangono queste le nostre eccellenze.
 
Cercane uno dove non ti smaronano troppo con divise, servizi e via dicendo. Io ho rinunciato a completarlo proprio per quello. Se poi lo vuoi fare con finalità lavorative è diverso.
Non è per lavoro, ma per interesse e passione. Pensavo a questo visto che non vivo in Italia
Ne vale la pena o son soldi buttati?
 
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