Razzismo nel calcio: che soluzioni?

Io penso che nella quasi totalità dei casi il razzismo tra calciatori non esista,almeno non a questi livelli. Trovo incredibile che la carriera di un calciatore possa essere rovinata da un (ipotetico) momento di raptus dopo anni e anni a giocare con colleghi di tutte le etnie senza alcun problema.

Diverso è il caso dei coglioni ultras che vanno allo stadio a cantare cori razzisti, quelli per me possono essere bannati a vita
nello spettro di gravita' ovviamente l'offesa verbale, e' meno dannosa, ma cio non toglie che il principio da cui parte, per me, e per le regole del gioco e' cmq considerata razzismo...forse livello 1 invece che 10?
La lotta al problema inizia pure semplicemente evitando, ma sopratutto non minimizzando/normalizzando anche cose di questo tipo... insomma partire dai razzistini invece che pensare solo ai razzistoni...

un concetto come la finestra di overton puo essere usato per capire le regole in questa maniera..
...prendendo seriamente anche questi casi, si spera di spostare la finestra, facendo risultare questi casi piu' verso estremi/inconcepibili invece che farli partire da accettabile.

 
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Io penso che nella quasi totalità dei casi il razzismo tra calciatori non esista,almeno non a questi livelli. Trovo incredibile che la carriera di un calciatore possa essere rovinata da un (ipotetico) momento di raptus dopo anni e anni a giocare con colleghi di tutte le etnie senza alcun problema.

Diverso è il caso dei coglioni ultras che vanno allo stadio a cantare cori razzisti, quelli per me possono essere bannati a vita
Premettendo che Acerbi è innocente ... e che voglio fare un discorso a carattere più generale.

Se anche io penso di "non essere razzista", se utilizzo un termine razzista, divento automaticamente razzista. Magari non sarò razzista allo stesso livello di chi lo è anche nel pensiero, ma in queste situazioni è l'atto a venire prima.
Così come se vai a rubare nelle case diventi un ladro anche se credi di non esserlo, se ti riferisci a un altra persona come a un "n****o" anche in un "semplice" momento di raptus allora diventi razzista.

Se il mio partner si crede dolce, e magari si vive interiormente come una persona dolce .... ma nei momenti di raptus mi tira degli schiaffi, a contare sono gli schiaffi e non quanto dolce e non-abusiva crede di essere.
La retorica che potrebbe fare a posteriori "non sono abusiva, sono una persona dolce e lo sanno tutti ..." è una linea giustificatoria che, in realtà, contribuisce a mantenere vivi gli stessi episodi di razzismo che vogliamo eliminare.
Ho sentito persone affermare che, siccome "n***o" in Italia si è sempre detto, e che "tanto le persone non lo vogliono dire veramente, non ci credono e lo dicono solo come esclamazione", allora, in fondo, tanto volte non viene detto per razzismo.

Sarebbe come dire che "tanto i partner abusivi non vogliono esserlo veramente, lo fanno solo per nervosismo".
Le espressioni razziste fanno parte del razzismo, raptus o meno, e devono essere trattate esattamente come razzismo.
 
E dopo il prepartita di Napoli-Atalanta in razzismo è stato sconfitto.

Schiacciato sotto le ginocchia dei giocatori del Napoli.

Si può chiudere il thread.
 
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