Primavera 2022/2023

resto dell’idea che per potenziare il vivaio nazionale bisognerebbe trovare il modo di rendere gli italiani più “economici” e quindi poter essere molto appetibili, solo in questo modo si può rilanciare il movimento
il Brasile sta pagando un po’ la stessa cosa, sono talmente costosi che se ne vedono relativamente pochi in giro perché ci sono molte nazioni ormai molto più convenienti
rendiamoci conto che il real li va a prendere quasi “sconosciuti“ ed è costretto a pagarli un botto praticamente più dei nostri acquisti normali :stor
La premier e' il mercato piu' costoso al mondo eppure producono abbestia. E' un lavoro collettivo che parte delle categorie basse. Il city potrebbe riempirsi di wonderkids 16enni, ma non lo fa.
Parte del'idea della squadra B/riserve e' anche questo. Anziche' lavorare sul mercato di 16enni passando per il settore giovanile, lavori casomai sul settore "transizione", senza andare a caricare le giovanili di stranieri. Il real infatti difficilmente compra pischelli per la primavera ma gente quasi pronta (odgaard) che insrisce nella squadra B/prima squadra, senza toccare le giovanili. Stesso discorso per vincius,rodrygo,casemiro.
In
 
Per me e' un falso problema perche' se un rumeno ad kazzum prende il posto del tuo giocatore vuol dire che o sei scemo tu o e' piu' forte.
E se e' piu' forte e tu obblighi a far giocare quello scarso il risultato sara' che si abbassa ulteriormente il livello dato che, di nuovo, tolto chi fa l'europa (stabilmente) puoi sempre sfruttare la gabola under in prima squadra e che di fatto puoi averne 15 di stranieri se ne prendi un botto nella u16.
C'è anche da dire però che il Lecce ha preso diversi ragazzi con esperienza, seppur in campionati minori, per dire Samek l'anno scorso ha fatto 20 presenze allo Slavia Praga in prima squadra così come ha pescato giovani in Romania e nel Nord Europa che già erano nel giro della prima squadra (qualcuno ha anche esordito, molti si allenavano solamente) e li ha messi in primavera ed è normale che siano giocatori più strutturati rispetto a dei 2005 italiani di altre squadre che stanno seguendo un processo di crescita più graduale
 
C'è anche da dire però che il Lecce ha preso diversi ragazzi con esperienza, seppur in campionati minori, per dire Samek l'anno scorso ha fatto 20 presenze allo Slavia Praga in prima squadra così come ha pescato giovani in Romania e nel Nord Europa che già erano nel giro della prima squadra (qualcuno ha anche esordito, molti si allenavano solamente) e li ha messi in primavera ed è normale che siano giocatori più strutturati rispetto a dei 2005 italiani di altre squadre che stanno seguendo un processo di crescita più graduale
Ma la questione si puo' facilmente girare: perche' il Lecce prende un 18enne che ha 20 partite nello slavia praga campione di Cechia e lo mette in primavera?
 
Ma la questione si puo' facilmente girare: perche' il Lecce prende un 18enne che ha 20 partite nello slavia praga campione di Cechia e lo mette in primavera?
Probabilmente perchè hanno valutato che non era pronto per la serie A e anziché darlo in prestito hanno preferito metterlo in primavera però se lo fai con 4-5 ragazzi è un conto, se ne prendi 20 da campionati minori di paesi con cultura calcistica diversa dove a 15 anni ti mettono in prima squadra (anche per via di un livello più basso) è diverso. Il punto è che non è detto che tutti questi ragazzi poi faranno carriera, è che sicuramente a quell'età sono più strutturati degli omologhi italiani perchè hanno più esperienza, poi vabbè magari il Lecce non aveva un settore giovanile così florido però è un discorso più generale il mio
 
Possiamo fare un sacco di discorsi riguardo etica e quant'altro, però il piano del Lecce era:
a) lecito
b) funzionale
c) problematico solo per la gente che pensa di pancia invece che col cervello

INFATTI ora riformano tutto specificamente perché sono dei frignoni
 
Probabilmente perchè hanno valutato che non era pronto per la serie A e anziché darlo in prestito hanno preferito metterlo in primavera però se lo fai con 4-5 ragazzi è un conto, se ne prendi 20 da campionati minori di paesi con cultura calcistica diversa dove a 15 anni ti mettono in prima squadra (anche per via di un livello più basso) è diverso. Il punto è che non è detto che tutti questi ragazzi poi faranno carriera, è che sicuramente a quell'età sono più strutturati degli omologhi italiani perchè hanno più esperienza, poi vabbè magari il Lecce non aveva un settore giovanile così florido però è un discorso più generale il mio
Il fatto è che comunque hanno tirato fuori esempi positivi tipo Hjulmand e l'idea di fare player trading usando la primavera come serbatoio dovrebbe migliorare la competizione del settore - però quello interessa meno, la FIGC vuole il miglioramento degli italiani attraverso il ristagnamento del bacino
 
Probabilmente perchè hanno valutato che non era pronto per la serie A e anziché darlo in prestito hanno preferito metterlo in primavera però se lo fai con 4-5 ragazzi è un conto, se ne prendi 20 da campionati minori di paesi con cultura calcistica diversa dove a 15 anni ti mettono in prima squadra (anche per via di un livello più basso) è diverso. Il punto è che non è detto che tutti questi ragazzi poi faranno carriera, è che sicuramente a quell'età sono più strutturati degli omologhi italiani perchè hanno più esperienza, poi vabbè magari il Lecce non aveva un settore giovanile così florido però è un discorso più generale il mio
Ma io mica critico il Lecce anche perche' siamo stati noi i primi ad (ab)usare questo metodo lustri fa se e' per questo.
Il discorso di fondo e' che il SG non dovrebbe essere la categoria in cui andare a cercare successi per valorizzare cartellini in primo luogo.
Le squadre B risolverebbero questo problema in buona parte perche' promuoveresti i giocatori non appena sono pronti dato che 10 partite in C valgono piu' di un campionato primavera.
La riforma, secondo me, andra' soltanto a spostare il rastrellamento selvaggio alla u17 in modo che i giocatori siano "locali" entro la primavera.
Mi sembra il solito compromesso all'Italiana che affronta i sintomi e non la causa del malessere per far ottenere risultati sul breve e poi lasciare siano altri a dover affrontare i problemi che vengono a valle.
 
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