Laboratorio-Officina dei versificatori di IF.

Da quando fu negato a Padre Dante,
noi col serto d'alloro insaporiamo la carne.

Qua la poesia è solo accidentale. Parafrasando Guzzanti-Padre Pizzarro sull'esistenza di Dio "la poesia? Qua stamo a lavorà, ahò!". Persino gi energumeni della Curva Nord versificano, del resto.

Se avete materiale verbale più o meno ritmato, vostro o altrui, potete postarlo qui. Per farci cosa poi si vedrà.

Non si escludono né tantomeno si garantiscono consulenze tecniche. Commissioni invece ve le scordate proprio: manco se pagate.
 
Un esercizio utile è tradurre versi stranieri in italiani. Ogni tanto mi piglia il ghiribizzo. Questo l'avevo postata tempo fa in Baretto

Fire and Ice

BY ROBERT FROST

Some say the world will end in fire,

Some say in ice.

From what I’ve tasted of desire

I hold with those who favor fire.

But if it had to perish twice,

I think I know enough of hate

To say that for destruction ice

Is also great

And would suffice.

_

Fuoco e Ghiaccio

Di Robert Frost

Dicono: "il mondo finirà nel fuoco"

O dicono: "nel ghiaccio".

Dal desiderio assaporato un poco

Sostengo quelli a favore del fuoco.

Ma se riavesse di perire impaccio,

Conosco l'odio quanto basta, penso,

Per dire che a distruggere anche il ghiaccio

È sempre grande, immenso

E bastare lo faccio.
 
Un esercizio utile è tradurre versi stranieri in italiani. Ogni tanto mi piglia il ghiribizzo. Questo l'avevo postata tempo fa in Baretto

Fire and Ice

BY ROBERT FROST

Some say the world will end in fire,

Some say in ice.

From what I’ve tasted of desire

I hold with those who favor fire.

But if it had to perish twice,

I think I know enough of hate

To say that for destruction ice

Is also great

And would suffice.

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Fuoco e Ghiaccio

Di Robert Frost

Dicono: "il mondo finirà nel fuoco"

O dicono: "nel ghiaccio".

Dal desiderio assaporato un poco

Sostengo quelli a favore del fuoco.

Ma se riavesse di perire impaccio,

Conosco l'odio quanto basta, penso,

Per dire che a distruggere anche il ghiaccio

È sempre grande, immenso

E bastare lo faccio.
Non male. ;)
Io però, scusami, sono contrario a tradurre le poesie già come principio, figurarsi a forzare la traduzione in modo che faccia rima, anche perché in molte lingue quello che conta non è tanto l'assonanza quanto il ritmo e questo è difficile da rendere traducendo. In questo modo si evidenzia il concetto espresso dall'autore ma trattandosi di poesia e non di prosa, la forma ha quasi la stessa importanza, se non di più, e questa si finisce inevitabilmente per perderla.
Non è una critica, si badi bene, ma un mio personalissimo parere. Comunque, ripeto, quella sopra non male, Roberto Gelo mi piaceva abbastanza quando studiavo Letteratura Nord-Americana.
 
Non male. ;)
Io però, scusami, sono contrario a tradurre le poesie già come principio, figurarsi a forzare la traduzione in modo che faccia rima, anche perché in molte lingue quello che conta non è tanto l'assonanza quanto il ritmo e questo è difficile da rendere traducendo. In questo modo si evidenzia il concetto espresso dall'autore ma trattandosi di poesia e non di prosa, la forma ha quasi la stessa importanza, se non di più, e questa si finisce inevitabilmente per perderla.
Non è una critica, si badi bene, ma un mio personalissimo parere. Comunque, ripeto, quella sopra non male, Roberto Gelo mi piaceva abbastanza quando studiavo Letteratura Nord-Americana.

Grazie.

È una discussione millenaria. Io ovviamente sto nel campo avverso, quello vincente, perché le poesie verranno sempre tradotte. 😁
Le lingue e le rispettive traduzioni poetiche sono diverse, sì. Nel tradurre la prosa, si cerca di restare fedeli all'originale nel senso e di non essere goffi; nel tradurre la poesia, per quanto mi riguarda, la poesia originale deve soprattutto ispirare dei buoni versi italiani. I punti di frizione tra le due lingue, le rime etc. sono difficoltà stimolanti da risolvere, come in un gioco.
Nello specifico, qui ho usato la classica accoppiata endecasillabo-settenario rispetto a quella di Frost, che è una 8-4: l'inglese carica molta più roba sulle sue sillabe e in Italiano quelle misure sono poco "nobili"; per rispettare lo schema delle rime, ho dovuto solo "forzare" un po' al v. 5 e negli ultimi due, ma il senso è sempre rispettato e l'italiano finale non è bizzarro, secondo me.
 
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