Sì, chiarissimo, ma quello che intendevo dire è che ho trovato sempre un po' forzate queste messinscena, per quanto apprezzi moltissimo invece la costruzione visiva del film.
Il fatto che Anger stia lì a dire che si tratta di un vero rituale, dove è stato usato vero sangue umano ed erano presenti veri "sacerdoti occulti" mi sa soprattutto di marketing, ma anche di quell'elitarismo intellettuale, settario, appunto, che nulla ha a che vedere con l'arte.
È per questo che non ho mai amato opere come "La montagna sacra", ad esempio.
I film di Lynch li trovo più"surrealisti", passami il termine. Forse non hanno neppure bisogno che si debba trovare il famoso "bandolo della matassa" per brillare di luce propria, in quanto indipendenti per suggestioni visive e potenza dell'immaginazione.
Li puoi cogliere, sentire, apprezzandoli ugualmente, senza dover scarnificare il progetto per sciogliere tutti i nodi presenti nella trama, se vuoi.
Ricordo i primi corti di Lynch, raccolti in un DVD che mi prestarono molti anni fa. Da lì emergeva chiaramente la sua formazione artistica. Non era un ingegnere, ma un visionario dell'immagine.
Se come ho letto sei anche tu un grande appassionato di Chaplin, puoi capire bene cosa sia per me il cinema.