Grünland
Prima squadra
Complesso e affascinante da un punto di vista visivo, anche se lo trovo legato troppo a doppio filo al mondo occulto di Crowley piuttosto che a tematiche di tipo esoterico.
Questi doppi livelli di lettura, credo, facciano spesso parte di ricerche soggettive degli autori e richiedono di essere comprese senza poterlo essere fino in fondo. Per cui si aprono ad interpretazioni a loro volta soggettive ed inutili.
Trovo che l'arte non debba essere né compresa né spiegata in sostanza.
Preferisco quel "non volersi fare capire" di Lynch, che ha un significato diverso, perché più unitario rispetto alle suggestioni visive. Come dire che è l'immagine stessa o l'associazione di una o più immagini che dà vita ad altro. Come avviene tra le parole nella poesia.
Alcuni fotogrammi della parte centrale poi, in maniera assolutamente primitiva quanto ad associazione visiva, mi ricordavano Picnic ad Hanging Rock, che chiaramente è venuto dopo.
Invece ritrovo una cosa che mi inquieta ed affascina spesso nei film che è la ciclicità: l'apertura e la chiusura con la stessa immagine e la stessa musica che ritroviamo ad inizio e conclusione del film, mi riportano, ad esempio, a "L'inquilino del terzo piano" di Polanski o "Fuori orario" di Scorsese.
Nei quali però il "ciclo" è trattato come elemento esistenziale, parte della trama.
Qui è chiaramente tutto in chiave sperimentale.
Grazie della visione!
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