Nell'intervista che ho sentito io dice che voleva andare prima in un grande club italiano per poi fare il salto all'estero. Come normale upgrade.
I fallimenti degli Italiani all'estero
- Creatore Discussione piotor
- Data di inizio
Avete già nominato lo strano caso di Immobile? Andò al Dortmund, dove fece cagarissimo e tornò a casa dopo una stagione (o addirittura solo mezza?) lamentandosi che “lì nessuno parlava l’italiano” 
In Serie A millemila gol, ma ogni volta che veste la maglia della nazionale per giocare partite internazionali: fallimento.
Sto caso è veramente curioso.
In Serie A millemila gol, ma ogni volta che veste la maglia della nazionale per giocare partite internazionali: fallimento.
Sto caso è veramente curioso.
Riguardo solo la Bundesliga: Ottimo Rizzitelli al Bayern, amatissimo. Barzagli e Zaccardo in Germania fecero benissimo, portarono a vincere il titolo allo Wolfsburg. Ottime carriere pure per Donati, Oddo e Caldirola nello stesso periodo.
Poi bene pure Grifo e Caligiuri che non contano perche italiani, ma scuola calcistica tedesca.
Marco Negri e Amoruso leggende dei Rangers, in un periodo in cui il campionato scozzese aveva ancora dei valori, o quantomeno Celtic e Rangers erano mine vaganti in Europa e non le squadre parrocchiane di adesso
josethespecialone
Prima squadra
Decente un gobbo è un ossimoro
josethespecialone
Prima squadra
IF, avete dimenticato the unforgettable: NICOLINO BERTI, Spurs, 1997-98
E le colonie di giocatori in america? Giovinco l’unico ad aver fatto bene a Toronto. Pirlo, DiVaio, Corradi e G.Rossi a fine carriera a svernare. Criscito pure e tornato con la code tra le gambe (ma almeno lui fece benissimo allo Zenith per anni) mentre Insigne e Bernardeschi nonostante nel pieno della loro carriera stanno facendo non molto bene. Prestazioni mediocri in un campionato mediocre. Secondo me mancanza di serietà, impegno e motivazioni.
Come se la passò? Esperienza anonima o si fece rispettare?