I fallimenti degli Italiani all'estero

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Thread non legato solo ai nostri colori, ma interessante per il calcio in generale e, se vogliamo, dal punto di vista socio-culturale.

Italiani, popolo di emigranti, cosi' si dice. Pero' di certo non nel mondo calcistico. O meglio, non a lungo termine. E' incredibile come in 20 anni oramai di globalizzazione calcistica figlia della combo Bosman + UE pochissimi Italiani siano riusciti nell'impresa di avere una carriera di successo all'estero. E' comprensibile che questo fosse particolarmente difficile fino a meta' anni 2000, dato che era l'Italia il campionato di maggiore successo e coi migliori stipendi di Europa. Ma negli ultimi 10 anni, col crollo verticale della Serie A, il fenomeno e' continuato inesorabile. Il pattern sembra essere sempre il solito: giocatore Italiano di buon talento emerge nel campionato Italiano, ma non riceve offerte dalle big. Finsce in una squadra straniera salvo faticare subito per motivazioni tattiche/tecniche/culturali, finisce in panca,poi in tribuna ed entro 2 sessioni di mercato rientra nell'orbita dei club Italiani via prestito o cessione a 2 lire.

Esempi:

Talenti da Movida
Tanti talenti emigrati in Spagna. Una rapida carrellata.

  • Di Vaio. Dopo ottime annate tra Parma e gobba a 30 anni finisce a Valencia. Dopo una discreta prima stagione gia' alla seconda arrivano i problemi. Dopo mezza stagione in panca finisce a Montecarlo dove anche li' resta a mezzo servizio. Dopo 12 mesi in Francia rientra rapidamente in Italia dove gioca benissimo a Bologna
  • Ciccio Tavano. Dopo un quinquennio dorato ad Empoli, il buon ciccio ancora 27enne si trasferisce anche lui a Valencia. 3 presenze complessive in 6 mesi e rientro, in prestito, alla Roma. A giugno torna in Italia al Livorno.
  • Sansone & Soriano. Accoppiati per eta' ('91), origini (entrambi nati in Germania), anno di emigrazione (2016) e destinazione (Villareal). Altre similitudini? Prima stagione da titolare, seconda da panchinari e terza da emgiranti. Soriano fatica a Torino e si sposta a Bologna in inverno, raggiunto dal suo compagno di avventure.
  • Cassano. E' andato al real. Ricordate?
  • Immobile 2.0. Dopo il fallimento al Borussia viene prestato al Siviglia sperando in una rinascita. IL Sivglia non fa in tempo a riscattarlo (Novembre) che a Gennaio e' gia' in prestito al Toro.
  • Zaza. Arriva anche lui a Valencia (ma non hanno ancora imparato sulla costa orientale Spagnola ad evitare i nostri "talenti"?) gia' da fallimento Inglese (West ham) a Gennaio. Dopo una prima stagione a mezzo servizio fa bene nella seconda. Ma evidentemente non convince dato che a Giugno rientra in Italia, al Toro.
  • Bonera . A 34 anni va in Spagna, al Villareal. Panchinaro semi fisso che andra' in scadenza
  • Amedeo carboni. Praticamente unico caso di grande successo in Spagna (assieme a bobone, che pero' rimase un anno secco). A Valencia trovo' una seconda vita, emigrando a 30 anni suonati e giocandoci fino ai 40.
Parigi val bene una messa
Negli ultimi anni, la Ligue1 ci ha portato via qualche giocatore. Ricapitoliamo
  • El sha. Dopo gli anni nella terza squadra di Milano prova ad emigrare a Montecarlo. 6 mesi insipidi e rientro al mittente.
  • Sirigu. In verita' un semi successo, anche perche' si deve essere pirla a non essere contenti di vivere a Parigi, al PSG. Tuttavia dopo un 3/4 anni da titolare, nel pieno della propria carriera (30enne), finisce l'amore coi Parigini e dopo un paio di prestiti in Liga torna in patria al Toro.
  • Verratti. Probabilmente unico caso di vero grande successo. Tuttavia va fatto notare che non ha mai giocato in Serie A.
  • Balutelli (il ritorno). Dopo il fallimento in terra d'albione Balutellu ritrova una seconda vita in terra Francese. Tuttavia l'amore col Nizza dura poco e, via Raiola, finisce a Marsiglia dove e' gia' praticamente fuori rosa. Non mi stupirei di un rientro a breve.
  • Andrea Raggi. Gia', praticamente il piu' sconosciuto giocatore Italiano ad avere mai giocato una SF di CL (2016/7 contro i gobbi). Carriera strana la sua. Emigra oltralpe per giocare al Monaco in Ligue2, salvo poi rimanerci a lungo. Difficile pensare tuttavia che qualche societa' in Italia gli avrebbe potuto offrire gli stessi soldi per giocare la CL da titolare!
Svernare in Russia
- Rosina. Grandi prestazioni al Torino, finise allo Zenti ancora giovane (24 anni). Dopo un paio di stagioni a mezzo servizio rientra in Italia al Siena, retrocedendo. A 30 anni e' gia' un calciatore da Serie B.

Si registrano anche casi di successi, in terra ex-Sovietica: Criscito e Bocchetti. Tuttavia resta difficile non notare il fatto che si tratti di giocatori nemmeno vagamente in odore di posto da titolare in nazionale che prendono vagonate di rubli per giocare a vole pure in CL. Comunque Criscito per anni e' sempre messo al centro di trattative per rientrare a Gennaio. Alla fine fara' ritorno, a 32 anni, al Genoa dove esplose. E pure Bocchetti, per non essere da meno, si fece 6 mesi di rientro in prestito.

London Calling

La terra Inglese e' stato il primo grande territorio di emigrazione per i nostri e forse, paradossalmente, e' stato quello con i maggiori successi, specie un paio di lustri indietro.
  • Zola. Eroe del Chelsea. Tuttavia ando' in una PL ai primi anni di crescita a "finire" la carriera. Che poi lui, Sardo, era emigrante gia' sullo stivale :)
  • Di matteo. Altro eroe. Pero' anceh lui atipico perche' nato in Svizzera.
  • Dalla Bona. Sottratto a 18 anni al vivaio dell'Atalanta si ritira a 30 anni.
  • Amoruso, Ravanelli, Carbone, Di Canio, Vialli, Silenzi. Li metto assieme perche' hanno storie simili. Giocatori di buon talento, a livello di nazionale (piu' o meno) vanno in Inghilterra oltre i 30 anni dopo che in Italia, per un motivo o per l'altro, non avevano piu' spazio ad alti livelli. Tutti con buoni risultati, ma chiusisi o col rientro in terra natia o col ritiro. Ce ne furono veramente tanti in quegli anni, ma quasi tutti rientrati in fretta (Festa, Eranio, Lombardo, Pistone, Padovano).
  • Maccarone. Big Mac. Si ricordano i suoi sfracelli proprio contro gli Inglesi in europeo u21 (con Pirlo a lanciarlo pero'..). Va al Boro dove va anche bene per un paio di anni, ma pian piano si eclissa e finisce in tribuna. Rientra in Italia al Siena dove si conferma buon goleador.
  • Borini. Emigrato da giovanissimo al Chelsea fa il tira e molla con l'Italia, salvo poi fare ritorno stabilmente nel belpaese
  • Giuseppe Rossi. Vedi Sopra.
  • Santon. No comment.
  • Darmian. A dire il vero e' ancora in PL ma e' praticametne dalla seconda stagione in Premier che si parla di un suo rientro. Di fatto e' un panchinaro da 2 anni e mezzo
  • Zappacosta. Voluto da Conte al Chelsea ha pure giocato abbastanza il primo anno. Adesso e' panchinaro fisso e si prevede una cessione a breve.
  • Corradi, Bianchi & Balo 1.0. 3 centravanti di successo emigrati a Manchester sponda City. Balo non ha fatto assolutamente male, ma e' Balo, con tutti i pregi e difetti del caso. Rientrano tutti e 3, guarda caso, in Italia.
  • Macheda& Mannone. Prodotti del vivaio di United e Arsenal, sembrano potere avere una grande carriera, ma non convincono nei primi prestiti lontani dalla casa madre (con Chicco che tenta l'esperienza Doriana). Prestiti tu prestiti in Inghilterra/Europa. C'e' da dire, se non altro, che non sono stati presi dalla solita Saudade.
Germania
Qualche caso anche di emigrazione in terra Tetezca. Su tutti Toni che chiuse benissimo la propria carriera ad alti livelli al Bayern (salvo poi tornare in Italia, ovviamente) e Immobile (no comment).

Morale della favola, in 20 anni di carriera non c'e' stato praticamente nessun giocatore Italiano che sia emigrato con successo nel pieno della propria carriera. I migliori risultati li hanno raggiunti 30enni andati a chiudere la carriera all'estero (Toni,Zola), o giocatori medi che hanno trovato la loro "nicchia" (Criscito, Raggi etc.). Verratti e' stato l'unico a giocare ad alti livelli all'estero, ma bypassando in toto la Serie A. I tentativi di giocatori giovani di talento di emigrare per fare il "salto di qualita'" sono tutti falliti miseramente (Balotelli,Immobile,Zaza,Cassano). Ma soprattutto il 99% di loro rientra al mittente dopo pochi mesi. Se da una parte e' normale volere tornare "a casa", e' altrettanto strano che praticamente nessuno di questi talenti riesca a confermarsi all'estero. I limiti sembrano essere evidentemente caratteriali legati alla difficolta' di essere in un contesto in cui bisogna dimostrare qualcosa ad un nuovo pubblico, con in aggiunta i problemi legati alla lingua, cultura. Commenti? Pensieri?
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Lo sposto su calcio internazionale :dente

C'e' anche la coppia Bianchi - Corradi al Manchester City (ancora non rilevato dagli sceicchi) che non ha lasciato proprio ricordi indelebili
Era di difficile collocazione perche' non e' ne Serie A, ne' calcio internazionale, ne' Nazionali!

COmunque il duo e' stato segnato, con l'aggiunta di Balo, anche lui centravanti per i Citizens.
 
Era di difficile collocazione perche' non e' ne Serie A, ne' calcio internazionale, ne' Nazionali!

COmunque il duo e' stato segnato, con l'aggiunta di Balo, anche lui centravanti per i Citizens.
Si , me ne sono accorto dopo, ma sei stato rapidissimo a quotare :dente

tra gli ex Chelsea ( pre abramovich) ci metto anche Cudicini , che per me è stato un portiere sottovalutatissimo ( questo thread mi dà l'opportunità di dirlo :dente)

Stesso dicasi per Flavio Roma ( Monaco ) , che fa parte di quei pochi italiani ad avere reso all'estero nell' ultimo periodo
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Si , me ne sono accorto dopo, ma sei stato rapidissimo a quotare :dente

tra gli ex Chelsea ( pre abramovich) ci metto anche Cudicini , che per me è stato un portiere sottovalutatissimo .

Stesso dicasi per Flavio Roma ( Monaco ) , che fa parte di quei pochi italiani ad avere reso all'estero negli ultimi 10 anni..
Ottimi esempi! Anche loro finiscono nella categoria dei giocatori finiti all'estero per sbaglio e poi rimasti per mancanza di alternative (vedasi Raggi/Criscito/etc.). Comunque pure Roma ha ceduto alla tentazione di rientrare (sempre alla terza squadra di Milano come tanti altri).
 
Non è italiano, ma secondo me è una delle ragioni per cui offerte faraoniche per Icardi non sono ancora arrivate...all'estero stanno cominciando a dubitare di spendere a peso d'oro per acquistare dalla A, dopo tutti i pacchi di questi anni, italiani e non...perchè ci sono stati anche stranieri qua ottimi che altrove lo sono stati meno...vale meno il calcio italiano, valgono meno i giocatori che esprime, del resto vediamo la Nazionale...certo, resta il fatto che non avendo mai visto Baggio o altri di quell'epoca( escluso Zola, che per il Chelsea come detto è giustamente un idolo, anche Vialli e Ravanelli fecero molto bene in Inghilterra) giocare fuori dall'Italia non sapremo se anche loro avrebbero fatto male, in quel caso per non adattamento piuttosto che livello effettivo basso, che credo invece sia stata la ragione principale per molti di quelli qua nominati.
 
... pochissimi Italiani siano riusciti nell'impresa di avere una carriera di successo all'estero. E' comprensibile che questo fosse particolarmente difficile fino a meta' anni 2000, dato che era l'Italia il campionato di maggiore successo e coi migliori stipendi di Europa. Ma negli ultimi 10 anni, col crollo verticale della Serie A, il fenomeno e' continuato inesorabile.

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Morale della favola, in 20 anni di carriera non c'e' stato praticamente nessun giocatore Italiano che sia emigrato con successo nel pieno della propria carriera. I migliori risultati li hanno raggiunti 30enni andati a chiudere la carriera all'estero (Toni,Zola), o giocatori medi che hanno trovato la loro "nicchia" (Criscito, Raggi etc.). Verratti e' stato l'unico a giocare ad alti livelli all'estero, ma bypassando in toto la Serie A. I tentativi di giocatori giovani di talento di emigrare per fare il "salto di qualita'" sono tutti falliti miseramente (Balotelli,Immobile,Zaza,Cassano). Ma soprattutto il 99% di loro rientra al mittente dopo pochi mesi. Se da una parte e' normale volere tornare "a casa", e' altrettanto strano che praticamente nessuno di questi talenti riesca a confermarsi all'estero.

Beh concordo sulle considerazioni pre-metà-2000.

Sul dopo ci sono un mix di fattori. L'Italia non ha partorito più grandi talenti, ha avuto qualche buon giocatore che necessitava dell'ambiente adatto e della squadra giusta per rendere.

Gli unici veri 3 talenti Italiani degli ultimi anni sono Balotelli, Cassano, e Verratti.
Balotelli fuori dall'Inter non ha MAI dimostrato una minima continuità, ha fallito ovunque e fondamentalmente fallirebbe anche in Italia, come dimostra la sua esperienza al Milan.
Per Cassano invece la dimensione ideale era la Roma, non certo il Real squadra ben oltre il suo livello (un pò come il City per Balotelli)
Verratti è l'unico talento recente non totalmente testa di bip, ed infatti ha avuto successo al PSG come lo avrebbe avuto anche in Italia...

Quelli forti, veramente forti, e con la testa sulle spalle hanno avuto successo anche fuori, vedi Zola ma anche Toni.

Gli altri i vari Immobile, Rosina, sono giocatori che stanno bene nella squadra di medio/basso livello Italiana, già lo Zenit inizia ad essere troppo per loro...

Altri come Di Vaio semplicemente sono andati a svernare all'estero per chiudere la carriera li, erano già in fase calante ecco le loro non memorabili prestazioni...
 
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