Francesco Acerbi

Acerbi ha fatto solo un mini elenco di tutti gli insulti che da regolamento potrebbero essere condannati, ne di più e ne di meno.

E se leggi tutto il periodo capiresti anche a cosa si riferisce.

"Il campo una zona franca? Non dovrebbe esserlo, ma si sente un po’ di tutto, anche se ci sono quaranta telecamere. Se l’arbitro dovesse scrivere con carta e penna tutto quello che sente, dovrebbe correre con lo zaino. Però finisce sempre lì, altrimenti diventa tutto condannabile, anche gli insulti ai serbi, agli italiani, alle madri".


Cioè, a me è chiarissimo, e non ha detto nulla di quello che gli hai messo in bocca tu strumentalizzando le sue parole.
Appunto..
Questa crociata contro Acerbi strumentalizzando ogni parola estrapolando concetti è veramente squallida...
Mi metto nei suoi panni...
 
Serve proprio a questo fare gestire la comunicazione ai professionisti , soprattutto quando c'è un immagine da ricostruire e si è sotto i riflettori

Non a caso io gli consigliavo di non parlare proprio. Ormai pure se dice A gli daranno del razzista perché ha escluso gli ultimi dell'alfabeto che cominciano con Z. Siamo a questi livelli eh.
 

prisco4eva

Stella

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
L'arbitro dovrebbe farlo sempre, con qualsiasi tipo di insulto, il succo del discorso è quello.

Poi c'è il giudice sportivo che dovrebbe dare le squalifiche in base al tipo di insulto, ma qualsiasi tipo di insulto da regolamento sarebbe punibile.

Questo è essenzialmente quello che ha detto Acerbi in maniera letterale, senza aggiunte a proprio piacimento.
Il succo, a mio modo di vedere, e' che lui ha messo sullo stesso piano gli insulti alle madri con quelli di natura razziale, mettendoli nella categoria di quelle cose che si sentono talmente tanto sul campo che ormai sono considerati tollerati.
 
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