Atalanta - INTER

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Allora anche ieri abbiamo regalato il primo tempo ed un goal, come sempre. Quello che c'era di diverso è che probabilmente abbiamo giocato il peggior primo tempo della storia recente, Chievo incluso. Nel secondo tempo, senza fare un granché di più ma semplicemente tenendo botta e sfruttando l'inevitabile calo fisico degli avversari, siamo arrivati al pareggio (a proposito: è da quando abbiamo preso Eder che mi chiedo perché non gli facciano calciare le punizioni, specialmente da lontano - qualcuno si è dimenticato coem ci condanno alla sconfitta quando ancora era nella Samp ?), abbiamo costruito almeno un paio di palle-goal per vincere la partita (qualsiasi altro tipo di deviazione o nessuna deviazioen sul tiro di Joao Mario e sarebbe stato goal), abbiamo regalato il nuovo vantaggio con un rigore tanto inutile quanto assurdo e non ostante questo l'avevamo comunque pareggiata senza l'errore del solito Doveri (ma chi lo ha raccomandato questo qua, che non capisce una cippa di calcio ?). Questo significa che aldilà di tutti gli errori e di tutti gli orrori, la rosa è di assoluto livello e la sua conduzione non è poi così cervellotica, ma quello che manca è il giusto approccio alla gara e soprattutto la concentrazione dei giocatori. Raramente subiamo in contropiede, è a difesa schierata che subiamo goal o occasioni pericolose, quindi non è questione di moduli ma di errori individuali di posizionamento. Gli Atalantini correvano, pressavano e picchiavano come matti, come è normale faccia una squadra tecnicamente inferiore; in questa situazione bisogna liberarsi velocemente del pallone, scambi di prima o massimo due tocchi, ogni tanto (in zona non pericolosa) anche il dribbling che crea la superiorità numerica. Avete visto quacosa di simile ieri ? No, mai - piuttosto, una percentuale spaventosamente alta di passaggi sbagliati, di palle perse per errori di misura e di controllo, oppure per l'essersi attardati inutilmente facendosi raddoppiare triplicare la marcatura. Una fatica disumana per pilotare il pallone oltre la metà campo, grande ricorso a lanci lunghi che finivano inevitabilmente preda dei difensori avversari. Quando si hanno tre giocatori offensivi, dei quali due delle vere e proprie punte, la difesa avversaria non può permettersi di salire troppo, altrimenti basta un solo rilancio azzeccato e si trova in inferiorità numerica contro avversri tecnicamente più abili. Ma se i tre davanti anziché restare alti si impauriscono e retrocedeìono nella loro metà campo, gli avversari alzano il baricentro e si trovano ad attaccare in dieci uomini, esercitando una pressione difficilmente arginabile.
Allora tutto questo significa che non è questione di tattica o di moduli, ma di giocatori che hanno un approccio sbagliato e reagiscono in modo sbagliato, l'allenatore può farci poco o niente a meno di non sostituirne 7 o 8 ... In quel caos anche i giocatori migliori e/o più efficaci si smarriscono, anche Miranda sbanda e perde i colpi, Medel perde la capa (da espulsione la manata ad una vversario a palla lontana), Joao Mario non azzecca un passaggio neppure per sbaglio, Eder Perisic ed Icardi corrono come pazzi di qua e di là e non la prendono MAI. Stiamo parlado di quelli che fino a ieri erano stati trai pochi a fare qualcosa di buono nelle partite precedenti, certamente non si può accusare il mister di queste scelte. Brozovic è stata una scelta sbagliata, probabilmente imposta dall'alto, ma se JM avesse giocato come sa anche il Croato se la sarebbe cavata meglio, avendo un punto di riferimento. Ma quando prendi goal sullo schema più vecchio del mondo, che gli Inglesi usano fin dal 1927 ed hanno ormai abbandonato da secoli perché non ci casca più nessuno, nemmeno nel NAGC, (spizzata sul primo palo su corner per il compagno appostato sul econdo palo) viene voglia di cambiare canale e mettersi a guardare Osasuna-Betis ...

io ho visto semplicemente una squadra che pareva giocasse in 14 perchè corta e compatta, ed una che pareva giocasse in 5 perchè lunga e completamente messa in campo a caso: non c'è bisogno di fare un pistolotto lungo un km
 
Infatti chi di calcio ne capisce ha acquistato shaqiri, podolski, melo, brozovic , jovetic, Montoya, eh si, di calcio ne capisce proprio , peccato non aver avuto toure' e la sua badante

tutti quelli messi insieme non sono costati nemmeno quanto il pacco brasiliano di Kia, e con quelli è comunque arrivato quarto: saluti e rosica
 
Una squadra allo sbando io non darei tutta la colpa a deboer, una cosa è certa non hanno un gruppo o perlomeno non l'hanno neanche provato a formare, giocatori che in campo guardano verso la panchina con la speranza di trovare la manna dal cielo...

Toni accesi tra De Boer e i giocatori: “Non siete una squadra”. C’è stata la replica



Frank De Boer comincia a togliersi i sassolini. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport ieri, prima dell’allenamento, il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra. “I toni si sono accesi in fretta tra l’allenatore e i suoi giocatori. L’olandese ha ribadito un concetto già espresso: non siete una squadra, siete solo un gruppo di individui che giocano da singoli; uniti possiamo vincere, divisi andremo incontro a partite come quella contro l’Atalanta. La squadra, secondo alcune ricostruzioni, avrebbe risposto al discorso di De Boer provando ad argomentare i motivi della situazione delicata e del perché si è arrivati a questo punto. Un confronto vero e proprio, non un monologo del tecnico insomma”, scrive la Rosea
 
ha ragione, però così giocano le squadrette, non i top team...
che sia chiara la cosa
anche perchè se giochi in contropiede (come l'inter ha sempre fatto!) con chievo atalanta torino bologna ecc non ti puoi considerare un top team
perchè le altre come giocano? in italia difendi e riparti....

lui vuole fare il gioco del barca ma noi non abbiamo messi, suarez, neymar, raketic.....
 
io ho visto semplicemente una squadra che pareva giocasse in 14 perchè corta e compatta, ed una che pareva giocasse in 5 perchè lunga e completamente messa in campo a caso: non c'è bisogno di fare un pistolotto lungo un km


Scusa ma se hai visto questo, hai visto male. L'Inter non era messa male in campo nè troppo lunga, anzi era evidente che le istruzioni date dall'allenatore erano quelle di rimanere compatti e con le giuste distanze tra le linee. Purtroppo è riuscito soltanto a tratti, perché il nostro centrocampo non funzionava affatto, tra Brozovic che è tatticamente anarchico e Joao Mario che è rimasto a casa ed ha mandato in campo il gemello scemo. Non si riusciva a portar su un pallone e questo costringeva o al lancio lungo, oppure sia gli esterni alti che Icardi a venire incontro a cercarsi il pallone, con questo addio alle distanze trai reparti. Gli Atalantini corrvano il doppio, pressavano e picchiavano, per contrastare questo sarebbe bastato scambiare velocemente il pallone ed in qualche caso saltare il pressing con un dribbling ma non abbiamo mai azzeccato tre passaggi di fila pur avendo in squadra gente di qualità superiore, questo è colpa dell'allenatore ?
 
Toni accesi tra De Boer e i giocatori: “Non siete una squadra”. C’è stata la replica



Frank De Boer comincia a togliersi i sassolini. Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport ieri, prima dell’allenamento, il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra. “I toni si sono accesi in fretta tra l’allenatore e i suoi giocatori. L’olandese ha ribadito un concetto già espresso: non siete una squadra, siete solo un gruppo di individui che giocano da singoli; uniti possiamo vincere, divisi andremo incontro a partite come quella contro l’Atalanta. La squadra, secondo alcune ricostruzioni, avrebbe risposto al discorso di De Boer provando ad argomentare i motivi della situazione delicata e del perché si è arrivati a questo punto. Un confronto vero e proprio, non un monologo del tecnico insomma”, scrive la Rosea


Non vedo proprio cosa la squadra avesse da obiettare, visto che gli stessi Eder e Miranda hanno affermato proprio Domenica scorsa che non stanno giocando da squadra.
E francamente penso che i giocatori non abbiano nessuno, ma proprio nessun argomento da contrapporre alle osservazioni del tecnico: tutti hanno avuto le loro chances, tutti sono stati messi nelle migliori condizioni per rendere al massimo, nessuno è stato sfruttato fino allo sfinimento, nessuno può avanzare alibi di alcun tipo.
Io proprio non capisco, vedendo giocare la squadra non si vedono particolari problemi di natura tattica bensì caterve di errori individuali, chiaro che nessuno deve essere crocifisso per questo ma nemmeno deve dare diritto a rivendicazioni, in questi casi l'unica soluzione è quella del nonno: testa bassa e lavorare.
La verità è che il sistema di gioco voluto da FDB (che, attenzione, è lo stesso che aveva tentato di implementare Mancini nella second aparte della scorsa stagione) richiede impegno ed intensità costante da parte di tutti, mentre invece qualcuno tende a battere la fiacca, in verità più a livello mentale, di concentrazione, che di pigrizia a livello fisico. Va a finire che quelli che invece non mollano mai alla fine si stufano di dover sempre rabberciare le carenze altrui e questo crea situazioni di nervosismo che accentuano i problemi (vedi manata di Medel a Kurtic - il quale, sia detto per inciso, ne meriterebbe una ogni cinque minuti, ma il regolamento non lo consente). Così per tre giornate avremo uno di meno a correre a centrocampo ...
In questa situazione, voi pensate che se al posto di FDB venisse Hiddink o Bielsa qualcosa cambierebbe in meglio ? Sicuro come l'oro, El Loco caccerebbe mezza squadra in tribuna e farebbe giocare al suo posto ragazzi della Primavera.

A chi non piacciono i pistolotti dico che non è obbligatorio leggermi; io però cerco di argomentare le mie possizioni, anziché sparare là una cazzata e via come fanno in molti ...
 
ha ragione, però così giocano le squadrette, non i top team...
che sia chiara la cosa
anche perchè se giochi in contropiede (come l'inter ha sempre fatto!) con chievo atalanta torino bologna ecc non ti puoi considerare un top team

qualsiasi squadra che vuole seguire un percorso di crescita riparte dal gioco che funziona nel suo paese, 38 partite si giocano in italia, una squadra deve basarsi su come vincere quelle 38, non la finale di champions

il contropiede è la storia dell'inter tra parentesi
 
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