Voto in campionato e Supercoppa italiana alla Squadra Campione d'Italia 2023/24:
110 e lode con bacio accademico (e slinguazzata finale)
Giudizi sui singoli
Sommer: Solo e abbandonato per lunga parte della stagione causa mancanza di avversari dalle sue parti, è stato capace di non perdersi mai guardando la meta finale.
Orfanello coraggioso!
Audero: Due presenze in campionato, due vittorie, zero gol subiti
. Guantoni intonsi!
Bastoni: Eleganza pura, prototipo del difensore moderno. Chi verrà dopo di lui potrà solo imitarlo.
L'Armani dell'Inter!
Pavard: Visto l'intervento nel derby su Leao, possiamo concordare con gli adepti del suo culto: Lui è Dio e noi non siamo un c...
Divinità ancestrale scesa in Terra per dispensare Amore (a partire da @PadreMaronno )!
Bisseck: Montagna d'uomo dai piedi gentili giunto in Italia come sconosciuto, appena chiamato in causa si è dimostrato calciatore vero. Il futuro è suo.
Bisteccone nostro!
De Vrij: Dato per morto da anni, nel momento del bisogno è risorto in tutto il suo splendore.
Lazzaro gli fa un baffo!
Acerbi: Da sopraffino difensore a uomo, alla sua cintura porta una serie di scalpi di attaccanti che intimorirebbe chiunque. Ruvido come una panca in mogano grezzo, inamovibile come una sequoia millenaria.
L'ultimo dei Mohicani!
Dimarco: Ha realizzato il sogno di chiunque abbia iniziato a tifare Inter da bambino vincendo lo Scudetto con la maglia della sua squadra del cuore.
Uno di noi, per sempre!
Darmian: Vedi il suo fisico
normale, la sua corsetta
normale, il suo taglio di capelli
normale e ti chiedi cosa piffero ci faccia in campo in Serie A. Poi per strada si infila nell'ultima cabina telefonica esistente al mondo e ne esce volando con indosso la sua tutina da Superman e ti strappa un "Aaahhh..." di consapevolezza.
Clark Kent de noartri!
Çalhanoğlu: Viene spostato di ruolo e cancella anche il ricordo di uno dei migliori interpreti in quella posizione come Brozovic. Il fatto di aver sfanculato i biretrocessi aggiunge stima imperitura.
Mamma arrivano li Turchi!
Asllani: E' qui da così tanto tempo che la maggior parte dei tifosi si scorda che ha solo 22 anni da un mese. Cresciuto tantissimo, ha contribuito nel momento cruciale a non far rimpiangere gli assenti.
Bimbo d'Oro!
Barella: Corre a sinistra, corre a destra, va in su, va in giù, fa assist, segna gol importanti, s'incazza il giusto o il poco giusto, tanto da far pensare che in campo ci siano almeno 5 gemelli tutti diversi. Imprescindibile.
Medel sardo! 
Frattesi: una furia che esce dalla panchina. Ha purgato pure i biretrocessi al suo primo derby. Tanto di cappello.
Oscar al Miglior Attore Non Protagonista!
Mkhitaryan: Dicono abbia venduto l'anima al Diavolo in cambio dell'eterna giovinezza, ma non è vero. E' solo caduto da piccolo nel calderone in cui il druido gallico Panoramix stava preparando la sua pozione magica.
Obelix armeno!
Klassen: Più famoso per la sua capigliatura sospetta che farebbe invidia al Pancrazio contiano, lui c'era comunque tra i Nostri Prodi che compirono l'Impresa.
Dall'Olanda col riport... ehm... con furore!
Sensi: Eh, sì, proprio lui, l'unico, l'inimitabile, l'indistruttibile... Ah, no, scusate...
Ironman!
Dumfries: Dire che la sua stagione è stata un saliscendi peggio delle montagne russe è dire poco, ma ci sono state giornate in cui ha arato la fascia da far venire un orgasmo al miglior agricoltore del mondo. Ricorderemo per sempre i suoi indecifrabili e rari sorrisi.
Enigmatico come la Gioconda!
Buchanan: Al pari dello Yeti, del Chupacabra e del mostro di Lochness, tutti dicono di averlo visto giocare, ma nessuno può fornire vere prove documentali.
Creatura leggendaria!
Cuadrado: per la prima volta nella mia vita non lo chiamero lo Sleale Gobbo. C'era anche lui: un bacio sulla guancia, un abbraccio e addio.
Da far accapponare la pelle!
Carlos Augusto: dove lo metti, sta; quel che gli chiedi, fa. Poliedrico e solido come una roccia, descrivibile solo con una fusione di lingue e un paragone irriverente.
El Tractorinho brasiliano!
Lautaro Martinez: il Toro è come un'arancia: fuori aspro e spietato come un gangster della mala di Buenos Aires, dentro dolce e amichevole come Winnie the Pooh.
Avvisaglie di Campione Vero!
Thuram: Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram! Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram!
Buon sangue non mente!
Arnautovic: Dove? Come? Quando? Ma, soprattutto, perché?! Le vie della Provvidenza sono infinite e imperscrutabili, tuttavia Marko in due sole stagioni all'Inter ha vinto più del 99,9% dei calciatori in attività, quindi qualcuno lassù lo deve proprio amare.
Giullare vittorioso!
Sanchez: Non si farà mai passare quegli atteggiamenti da prima donna, ma qualche volta ha fatto vedere gli sprazzi di vera classe che gli si chiedevano.
Léon Campéon!
Di Gennaro e chiunque abbia passato anche solo un secondo in gruppo ad Appiano: dietro gli Eroi vittoriosi ci sono tutti coloro che hanno permesso loro di esserlo partecipando alla preparazione della battaglia, magazzinieri compresi.
Banda di Fratelli!
INZAGHI: nel
Necronomicon esistono pagine di magia nera d'evocazione assolutamente necessarie per fagli attraversare la Soglia della nostra dimensione e trasformare alcuni improponibili Pedatori di ventura in Campioni d'Italia.
Demone degli Antichi!
Dirigenza e società
Ausilio: vincere è solo un modo come un altro per riempire l'Eternità fino al momento in cui ne rimarrà uno solo.
Highlander, l'Immortale!
Marotta: seduto con un sigaro in mano sulla sua comoda poltrona posta in una stanza in penombra, attende con pazienza che quei cialtroni goBBi e biretrocessi che hanno coniato il termine "Marotta league" vadano a baciargli l'anello con riverenza per chiedere consigli e favori.
La Professionalità personificata!
Famiglia Zhang: cosa si può chiedere di più alla seconda famiglia più vincente nella storia dell'Inter? Forse maggiore trasparenza e apporto fnanziario illimitato, ma, in definitiva, a noi che ci frega dopo vittorie di questo tipo?
E Confucio disse a goBBi e biretrocessi: questo è solo l'inizio!
NOTA FINALE: Zazza..ni suka forte!
