La mia forma mentis mi fa rifuggire dalle storie e dai romanzi che narrano di grandi uomini, come Brecht penso che la storia la facciano le "persone normali", senza le quali i grandi uomini non sarebbero stati tali. Come se non bastasse, nutro una particolare predilezione per le civiltà scomparse: Vichinghi, Maya, Aztechi, Sumeri, Fenici, Etruschi, ecc. ecc.
Un romanzo storico che anni fa mi ha colpito è stato "The Afghan Campaign", praticamente il diario di un soldato al seguito di Alessandro Magno nel suo vano tentativo di conquistare l'Afghanistan, dove il grande condottiero rimane sullo sfondo mentre la storia è incentrata sui suoi soldati prima e sulla popolazione locale (ed i suoi guerrieri) poi, veramente interessante.
Un romanzo storico che anni fa mi ha colpito è stato "The Afghan Campaign", praticamente il diario di un soldato al seguito di Alessandro Magno nel suo vano tentativo di conquistare l'Afghanistan, dove il grande condottiero rimane sullo sfondo mentre la storia è incentrata sui suoi soldati prima e sulla popolazione locale (ed i suoi guerrieri) poi, veramente interessante.