La nazionale di Conte

Io sono Interista sino al midollo,ma mi ritengo obiettivo nel giudicare Conte un grandissimo allenatore.Se ci fosse la possibilità neanche un secondo ci penserei.GRANDE PROFESSIONISTA.Chapeau.

per essere un grandissimo allenatore deve fare il salto di qualità con il chelsea, perchè un conto è fare il condottiero con dei signori nessuno come ha fatto alla juve o riuscire a far fare ad eder il difensore aggiunto un altro è fare il condottiero con dei campioni pluri affermati e riuscire a fare il difensore aggiunto ad eto'o, altra cosa che deve imparare conte è quella di dosare le energie fisiche e atletiche, deve imparare a non far andare sempre al massimo la squadra anche quando non serve, sennò poi arrivi al momento decisivo senza più nemmeno un briciolo d'energia, è successo con la juve ed è successo anche con la nazionale, perchè sabato l'italia dalla fine del primo tempo è andata sempre più in calando, e questo lui non l'ha capito prolungando l'agonia fino ai rigori ma ci è arrivato con 3/4 della squadra acciaccata e se per puro caso passavi andavi a giocarti la semifinale con la francia con quasi tutti i titolari messi insieme con lo scotch di carta
 
Niente ritorno in Nazionale per Marcello Lippi. Si era già fatto da parte lui, in realtà, "perché voglio evitare strumentalizzazioni", ma oggi è arrivata anche la sentenza della Corte federale d'appello che si è pronunciata sul possibile conflitto d'interessi tra il ruolo di direttore tecnico delle nazionali che avrebbe occupato l'ex c.t. e quello di procuratore sportivo del figlio Davide.
 
per essere un grandissimo allenatore deve fare il salto di qualità con il chelsea, perchè un conto è fare il condottiero con dei signori nessuno come ha fatto alla juve o riuscire a far fare ad eder il difensore aggiunto un altro è fare il condottiero con dei campioni pluri affermati e riuscire a fare il difensore aggiunto ad eto'o, altra cosa che deve imparare conte è quella di dosare le energie fisiche e atletiche, deve imparare a non far andare sempre al massimo la squadra anche quando non serve, sennò poi arrivi al momento decisivo senza più nemmeno un briciolo d'energia, è successo con la juve ed è successo anche con la nazionale, perchè sabato l'italia dalla fine del primo tempo è andata sempre più in calando, e questo lui non l'ha capito prolungando l'agonia fino ai rigori ma ci è arrivato con 3/4 della squadra acciaccata e se per puro caso passavi andavi a giocarti la semifinale con la francia con quasi tutti i titolari messi insieme con lo scotch di carta

Ha solamente fatto il ragionamento di Mou nel triplete...."So di non essere qui la prossima stagione li spremo fino alla morte e azzi sua di chi arriva la prossima stagione". A un vincente anche per destino come Mou e' andata bene a lui no...
 
Ha solamente fatto il ragionamento di Mou nel triplete...."So di non essere qui la prossima stagione li spremo fino alla morte e azzi sua di chi arriva la prossima stagione". A un vincente anche per destino come Mou e' andata bene a lui no...

il discorso di spremere al 200% i giocatori per ottenere il massimo senza pensare al prossimo campionato lo dovrebbero fare tutti gli allenatori
io però intendevo un altra cosa, se vuol'essere considerato uno dei migliori allenatori al mondo e continuare a gestire le squadre come ha fato fino ad ora deve imparare a gestire l'energia mentale e fisica del gruppo e spalmarla per tutta la stagione, a tutti piace vedere una squadra che corre, pressa e lotta su ogni pallone per tutti i 90 minuti in tutte le partite ufficiali, ma per avere una squadra così devi avere uno rosa di 60 giocatori tutti dello stesso livello, altrimenti è impossibile, deve imparare a preparare la partita in maniera diversa se incontra il barcellona od il carpi, se è ad un quarto di champions od alla 15 giornata di campionato ecc ecc
 
Conte, l’incubo non è finito, Impugnata l’assoluzione

Sembrava finita e invece… E invece resta aperta la «partita» di Antonio Conte con la giustizia penale a causa dell’inchiesta sul calcioscommesse condotta da Roberto di Martino, pm di Cremona. Ieri la Procura generale di Brescia ha impugnato la sentenza di assoluzione emessa lo scorso 16 maggio dal giudice dell’udienza preliminare, Pierpaolo Beluzzi. L’accusa aveva chiesto la condanna a 6 mesi (4 per il vice Angelo Alessio) per la frode sportiva di AlbinoLeffe* - Siena, del 29 maggio 2011. Conte, secondo il pm, aveva avuto una parte attiva nella frode perché una volta venuto a conoscenza dell’accordo tra giocatori, non aveva fatto nulla per impedirla nonostante il ruolo di garante. Un «lasciar fare» da equiparare a un benestare. Questa ricostruzione non aveva fatto breccia nel gup: l’ex c.t. era stato assolto nel rito abbreviato per «non aver commesso il fatto», formula dubitativa. Lo stesso giudice riconosceva l’omessa denuncia (sanzionata dalla giustizia sportiva con 4 mesi di stop), ma senza un rilievo penale.
CORTE D’APPELLO Ricostruzione non condivisa dalla Procura generale di Brescia (da cui Cremona dipende) che ha deciso impugnare l’assoluzione nonostante non l’abbia fatto il pm di Martino (impegnato col processo sul calcio e anche su quello del tennis). I magistrati sono stati attenti a non creare polemiche, decidendo di depositare l’iniziativa solo dopo l’uscita di scena dell’Italia da Euro 2016. Adesso gli atti saranno valutati dalla corte d’Appello di Brescia: non è da escludere un vero e proprio dibattimento con la convocazione di testimoni perapprofondire una serie di questioni rimaste in sospeso col rito abbreviato. Brescia ritiene che abbia ragione di Martino e quindi punterà a dimostrare la frode. Uno dei punti segnalato dal gup nella sua sentenza era che «le valutazioni espresse dal pm si limitano a esprimere concetti di verosimiglianza o probabilità, senza per altro alcun collegamento diretto con le dichiarazioni da parte dei principali attori dell’accusa (Coppola e Carobbio)». Un buco che si potrebbe colmare in aula. I tempi dovranno per forza essere brevi: c’è sempre il rischio prescrizione, ma si riparte dal secondo grado.
 
Ha solamente fatto il ragionamento di Mou nel triplete...."So di non essere qui la prossima stagione li spremo fino alla morte e azzi sua di chi arriva la prossima stagione". A un vincente anche per destino come Mou e' andata bene a lui no...

Con la differenza che la squadra dopo di lui ha vinto scudetto e giocato finale di CL, mentre Mou ha sempre lasciato dietro di se' uno spogliatoio polveriera :)

Al Chelsea al primo giro si alternarono Scolari e Hiddink e ci volle, guarda caso, Ancelotti (come al Real) per calmare le acque, mentre all'Inter ci volle piu' tempo ancora.

Mou lascia proprio terra bruciata dietro a se', mentre non si puo' dire lo stesso per Conte.
 
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