La cosa gli è scappata di mano, probabilmente è in buona fede quando dice di aver sentito un insulto razzista, o avere dato una interpretazione razzista al'insulto di Acerbi.
Poi nelle interviste ha voluto rimarcare di avere ricevuto un insulto razzista e voler passare per persona di buon senso valutandola come una questione di campo.
Ma, vista la matrice razzista dell'insulto si è mossa la giustizia sportiva, Acerbi non ha accettato il ruolo di razzista pentito e JJ si è trovato a dover sostenere l'accusa per non passare da cazzaro.
Complice la sosta del campionato e il fatto che Acerbi fosse un giocatore dell'Inter si è scatenato il polverone mediatico che ha strumentalizzato anche JJ.
Purtroppo per lui i fatti (e la giustizia) hanno dato ragione ad Acerbi e JJ che ormai aveva preso una posizione vittimistica ha dovuto contimuare a piangere per non pagare dazio.