Conflitto Israelo-Palestinese

Rame

Titolare
Stai parlando di milioni di persone sotto assedio psicologico. Mettiamo che l'Italia dovesse invadere la Libia, tu non sei d'accordo e anzi, vorresti molto volentieri appendere il governo a testa in giu' (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente causale) ma ovviamente quello che riesce a fare una persona è molto limitato. Nel frattempo i Libici, con la simpatia di gran parte del mondo per la loro causa iniziano una campagna PR volta a dipingere tutti gli Italiani come dei mostri assassini, tu magari, anche con la tua buona fede, ti ritrovi magari a viaggiare e ad essere additato come mostro da qualunque persona non Italiana che incontri.

A quel punto il tuo risentimento naturalmente cresce, torni in Italia dove nessuno ti tratta come se tu fossi Jack lo squartatore, la tua voglia di rovesciare il governo viene parzialmente e naturalmente messa da parte perchè tanto tutto il mondo ti odia e quantomeno ti stringi ai tuoi connazionali. E' un fenomeno normalissimo in guerra, quelli che possono vedere la differenza siamo noi.

La mia ex ragazza Ucraina dice sempre che non riesce a fare a meno di odiare tutti i Russi con tutto il cuore, capisco e capivo il sentimento, e specialmente quando stavamo ancora insieme mi facevo trasportare anche io, però riflettendoci riesco razionalmente a capire che non tutti i Russi sono dei mostri assassini ma "vittime" (tra tantissime virgolette) della situazione, così come gli Israeliani.

Molti israeliani (non tutti, lo so) sono cresciuti con una mentalità che non puoi pensare di cambiare una volta cresciuti, a parte casi rarissimi.
Loro credono di essere il popolo eletto, vivono in un vittimismo continuo, sono razzisti da fare schifo e hanno un odio dentro che è ripugnante, poi capisco e condivido quello che dici tu, ma non nel caso degli israeliani (e non lo dico per partito preso, purtroppo è come si stanno mostrando).
 
Molti israeliani (non tutti, lo so) sono cresciuti con una mentalità che non puoi pensare di cambiare una volta cresciuti, a parte casi rarissimi.
Loro credono di essere il popolo eletto, vivono in un vittimismo continuo, sono razzisti da fare schifo e hanno un odio dentro che è ripugnante, poi capisco e condivido quello che dici tu, ma non nel caso degli israeliani (e non lo dico per partito preso, purtroppo è come si stanno mostrando).
Non è quello che ho visto personalmente, sono cresciuti con la mentalità dell'essere costantemente sotto assedio, che è diverso. Chiaro che la religione ha un'importanza fondamentale nella loro vita, ma questo potremmo dirlo anche per i musulmani. E anche il fatto del popolo eletto.
 
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