Andi Brehme : monday motivation

Ero troppo piccolo per seguirlo quando indossava i nostri colori. Ma questo in un certo senso ne ha accresciuto la leggenda ai miei occhi. Ho divorato i filmati dell'88-89, e ho un flebile ricordo di quel rigore nella finale del mondiale a Roma.

Negli anni ha sempre parlato di noi con affetto e pacatezza, dimostrandosi un vero nerazzurro. La vittoria di stasera è una doverosa dedica.
 
“Fisico teutonico, portamento latino, spirito nerazzurro indomabile, anche se in balia delle intemperie della vita. Tackle in scivolata, sull'erba di San Siro; sinistro, a disegnare arcobaleni anche nei giorni di pioggia, e destro da meritarsi, persino, il rigore di Italia '90 al cospetto di re Diego. In questa notte da campioni, a San Siro ottantamila anime, nerazzurre, più una ... quella ... di Andreas Brehme.”

Francesco Repice, RadioRai, un'ora fa circa.
grande repice
 
Sono legatissimo a quell’Inter. E di quella
squadra lui era il “regista di fascia”. Dribblava … col tackle, ambidestro “assoluto”. Venne come “gadget” di Lothar, secondo molti, ma in realtà era imprescindibile al Bayern e nella nazionale tedesca. Grande tristezza, immenso calciatore che si era “tatuata” l’Inter nell’anima
 
Abbiamo vinto Andy, per te!

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