Terence
Vice capitano
Seguo Alex Schwazer da sempre, considerandolo uno degli atleti più forti che lo sport italiano abbia mai avuto.
Le vicende legate al primo doping (ammesso) e alla seconda squalifica da sempre rigettata, sono di dominio pubblico.
Da poco è uscita su Netflix una docu-serie sul caso Schwazer che in questi giorni ho ho avuto modo di guardare ed apprezzare.
Non sto a ripercorrere le tappe di questa storia, ma che nei confronti dell'atleta italiano e del suo allentore Sandro Donati sia stata perpetrata una abminevole macchinazione da parte della IAAF e della WADA è praticamente certo.
Ormai la carriera di Schwazer è compromessa irrimediabilmente, ma se l’Aiu, l'Athletics Integrity Unit, a cui è stata delegata ogni attività antidoping, riconoscesse uno sconto di pena per la collaborazione fattiva che Alex ha dimostrato in questi anni, potrebbe pensare di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Forse un sogno, un'utopia, ma penso che se ciò dovesse accadere, sarebbe la ricompensa più grande (e dovuta) nei confronti di questo straordinario atleta.
Le vicende legate al primo doping (ammesso) e alla seconda squalifica da sempre rigettata, sono di dominio pubblico.
Da poco è uscita su Netflix una docu-serie sul caso Schwazer che in questi giorni ho ho avuto modo di guardare ed apprezzare.
Non sto a ripercorrere le tappe di questa storia, ma che nei confronti dell'atleta italiano e del suo allentore Sandro Donati sia stata perpetrata una abminevole macchinazione da parte della IAAF e della WADA è praticamente certo.
Ormai la carriera di Schwazer è compromessa irrimediabilmente, ma se l’Aiu, l'Athletics Integrity Unit, a cui è stata delegata ogni attività antidoping, riconoscesse uno sconto di pena per la collaborazione fattiva che Alex ha dimostrato in questi anni, potrebbe pensare di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Forse un sogno, un'utopia, ma penso che se ciò dovesse accadere, sarebbe la ricompensa più grande (e dovuta) nei confronti di questo straordinario atleta.
Schwazer: “Mi sono scottato troppe volte. Non mi illudo, ma sarei pronto”
Il marciatore: “Ora la priorità è la famiglia. Ho già perso due Olimpiadi e al momento Parigi non è un’ipotesi. Mi sento però sempre un atleta e mi alleno...”
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