Matteo Lavelli

Nagodè

Capitano
  Bannato
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L'Inter continua a lavorare su Romelu Lukaku che nella testa dei dirigenti nerazzurri deve essere il 9 del presente. E se alle sue spalle scalpita già Pio Esposito, protagonista di una stagione magica fra Primavera, Italia Under 20 e ora Under 19, dietro di lui l'Inter può già contare su un altro talento che, a suon di gol, sta crescendo e macinando un traguardo dietro l'altro. Si tratta di Matteo Lavelli, attaccante classe 2006 dell'Under 17.

DA DIFENSORE A BOMBER - Lavelli inizia a giocare molto presto spinto dalla passione di suo papà e di suo nonno e già all'età di 5 anni entra a far parte della Viberonchese, società della sua città. Passa presto al settore giovanile del Monza, ma il fallimento del club brianzolo pre-Berlusconi fa spostare tutto il settore giovanile al Renate e lui ne fa parte. Fin qui stiamo parlando di una carriera per Lavelli da difensore, uno con tanti gol nelle gambe e allora l'intuizione di uno degli allenatore dell'epoca lo porta in un anno al centro dell'attacco. La mossa si rivela vincente al punto che i gol iniziano a diventare tanti e Lavelli viene notato da tanti top club.
L'INTER UN SOGNO - Fra questi la spunta l'Inter, una scelta facile per Lavelli che tifa nerazzurro fin da bambino.
Oggi sono 6 anni che fa parte del settore giovanile nerazzurro, anni di sacrifici, nei viaggi fra pullman e treno per raggiungere Interello e ricompensare una famiglia a cui è legatissimo. E sì, in famiglia c'è anche un altro Lavelli che gioca a calcio, si tratta di Nicolò, più piccolo, e che fa parte del settore giovanile della Pro Sesto. I due sono molto legati con il classico rapporto di amore-odio che però ha nel pallone un punto di contatto importante con partitelle in giardino e in spiaggia che non hanno fine.

LA PRIMA SQUADRA E LUKAKU - Prima punta tipica, anche se intelligentemente sa quando "tirarsi fuori" dal traffico con movimenti "alla Lautaro", come tanti ragazzi della sua età il suo punto di riferimento è Cristiano Ronaldo, ma studia i movimenti e le giocate di altri due bomber di razza come Karim Benzema e proprio quel Romelu Lukaku che ha avuto modo di conoscere da vicino. Sì perché la prima squadra Lavelli l'ha già assaporata, in allenamento, ascoltando i consigli di Simone Inzaghi in una realtà che, come a lui piace descriverla, "sembra un altro mondo dove anche colui che sembra "una riserva" viaggia ai livelli dei titolarissimi".

LO SCUDETTO SFIORATO - Questa stagione per Lavelli è stata quella dei grandi rifelttori. L'Inter Under 17 di Tiziano Polenghi è infatti arrivata a giocarsi la finale scudetto contro la Roma e Lavelli è stato protagonista assoluto in un'annata da 28 presenze, 17 gol e 3 assist, con 3 reti siglate nella fase finale. Uno scudetto sfumato per la rimonta giallorossa dopo il 2-1 finale ma che non toglie i meriti di questa squadra. E Lavelli ora sa che le prossime due stagioni, fra Primavera e Under 18, dovranno essere ancor più quelle della consacrazione. Per un sogno da coronare, con la maglia nerazzurra addosso.
 
Questo qua è akinsanmiro i migliori della canterà a mio modo di vedere, in prima squadra e guai a venderlo...aki può fare meglio di martins
 
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