Vai, cambiare lavoro è una scelta da non prendere alla leggera. Felice che sia stata quella corretta!
Io sono proprio entusiasta della mia scelta, e devo ringraziare anche voi che mi avete dato i giusti consigli , e sono molto contento che
@Angelus si trovi bene anche lui nel suo nuovo lavoro.
Di certo l’Italia ha ancora grossi difetti in generale nel mondo lavorativo, soprattutto al Sud, su questioni di salari, di Contratti e di sicurezza, ed è un peccato, perché basterebbe poco per alimentare un nuovo piccolo boom economico, aumentando gli stipendi, abbassando qualche tassa come le aliquote IRPEF ed aumentando multe e pene per evasori, e di conseguenza i controlli.
È la mentalità che deve cambiare, in molti posti ancora si ragiona che una donna deve di base guadagnare meno, ancora si ragiona al risparmio con contratti di 20 ore settimanali quando in realtà se ne fanno 48 ed anche più.
Lavoro da quando ho tredici anni, ne ho quasi trentaquattro, ho cominciato come garzone in una macelleria durante le vacanze estive, ho cambiato tanti lavori e ne ho viste e vissute di tutti i colori. Dovrei già avere più di 20 anni di contributi, ed invece ho subito sopratutto nella giovane età i contratti farlocchi, il lavoro nero e gli straordinari mai pagati con tfr e diritti vari inesistenti.
Fino a quando non sono arrivato alla maturità di alzare la testa e di pretendere i miei diritti, ma questo non deve arrivare con l’esperienza, il diritto lavorativo è un concetto sacrosanto, che va dato al ragazzino alla prima esperienza fino al quasi pensionato.
Servirebbe un sito o un app, magari Statale (ma poi se sei troppo statale sei troppo bolscevico in questo mondo), in cui tutti i lavoratori dipendenti dovrebbero iscriversi, e denunciare gli abusi sul lavoro, la mancanza di diritti e i salari da fame.
E lo stato, dovrebbe tutelare questa gente, con leggi a favore dei dipendenti , e multe salate e sequestri di beni contro gli sfruttatori, perché che a qualcuno piaccia o no, siamo noi lavoratori dipendenti (e pensionati )che mandiamo avanti questa nazione con le nostre tasse.
Con questo non voglio generalizzare dicendo che tutti gli imprenditori e le partite iva sono sfruttatori, anche molti di loro vivono vite difficili e quelli onesti vanno agevolati con riduzioni di tasse ed aliquote sicuramente.
A mio avviso basta poco per equilibrare i vari settori lavorativi, ma non si ha la volontà in questa nazione.